Mignani: «Contro il Brescia sarà difficile, ma giochiamo sempre per vincere! Sarebbe bello regalare una soddisfazione ai tifosi. Quanto alla formazione…»


BARI – Alla vigilia del match contro il Brescia, Michele Mignani ha incontrato i giornalisti per la consueta analisi pre partita. Nella solita conferenza stampa tenutasi nella sala “Gianluca Guido” dello stadio “San Nicola”, queste sono state le prime parole pronunciate dal genovese: «Noi veniamo da una buona prestazione a Cagliari e abbiamo avuto queste due settimane per lavorare e per cercare di migliorare la condizione di quelli che erano più indietro. Ci siamo preparati con entusiasmo e bene a questa partita che non sarà determinante, nel senso che il campionato deve ancora entrare nel vivo. Abbiamo bisogno di fare punti e tutte le partite sono un’occasione per riuscirci. Anche contro il Brescia, che rispettiamo, cercheremo di Vincere. La classifica? Il campionato è appena iniziato e va guardata con distanza. Io faccio quello che ho sempre fatto anche nel passato. Credo che sia giusto ragionare di partita in partita».

L’allenatore del Bari ha quindi parlato dell’avversario: «Questa è una sfida difficile che mi incuriosisce. Si affrontano due squadre che sono partite bene. Il Brescia è una formazione composta da giovani di valore, piena di entusiasmo ed in sei partite ne ha vinte 5. Questo è un segnale importante e sta ad indicare il gran lavoro che c’è dietro. Loro stanno bene sotto tutti gli aspetti e penso che questa sarà una partita aperta tra due squadre che in questo momento possono essere per aspetti spensierate e che proveranno a vincere. Clotet? E’ un allenatore che apprezzo, che stimo e che ho seguito anche negli anni passati. Trovo alcune similitudine tra il loro e il nostro modo di giocare».

Il discorso si è poi spostato sulle scelte di formazione: «L’assenza di Pucino? Noi abbiamo soluzioni diverse. Dorvall è un pari ruolo, Bosisio è un centrale che può fare tranquillamente il terzino e lo fa sempre in allenamento. Poi abbiamo provato anche ad adattare Zuzek da centrale a terzino. Una di queste tre soluzioni sarà proposta in campo. Cheddira? Dopo il rientro ha fatto una giornata di scarico per poi allenarsi con la squadra. Sta bene, è un ragazzo giovane che sprizza energia da tutti i pori e non credo ci saranno problemi sulle sue condizioni. Bellomo e Botta? Entrambi stanno bene. Abbiamo la possibilità di giocare con un trequartista o con tre attaccanti puri. Queste sono sempre scelte che facciamo in funzione della partita e dell’avversario. La squadra l’ho vista bene e tutti vorrebbero giocare. Mi piacerebbe dare una possibilità a tutti, perché quando vedo gente motivata e vogliosa di giocare, è un dispiacere lasciarla fuori. Però bisogna fare delle scelte! Salcedo? Sta bene! Ha fatto finalmente due settimane intere con la squadra ed è a disposizione. I nuovi? Credo che questa settimana di sosta abbia permesso a tutti di avvicinarsi molto a quella che può essere la condizione finale sotto l’aspetto fisico e sotto l’aspetto tattico».

I galletti non hanno ancora vinto tra le mura amiche, ma il mister dei biancorossi è fiducioso: «Abbiamo fatto 6 partite, di cui quattro fuori e due in casa. La voglia di vincere in casa c’è. Il giocare al “San Nicola” non deve essere una pressione, ma uno stimolo ed una motivazione in più. Sarebbe bello regalare una soddisfazione ai tifosi e vincere la prima partita in casa, però le partite sono tutte complicate. L’obiettivo è sempre quello di giocare per vincere».

Quanto alle sue dichiarazioni dopo la gara di Cagliari circa il fatto che in futuro gli avversari saranno sempre più attenti: «Molte squadre che l’anno scorso non giocavano contro di noi non hanno avuto la possibilità di conoscere le caratteristiche dei nostri calciatori. Poco alla volta gli avversari cominciano però a conoscerti e a studiarti e quindi cercano di adottare delle contromisure per fermarti. Questa è una situazione normale che succede agli altri nei nostri confronti, ma anche a noi nei confronti degli altri. Mi auguro che i nostri giocatori offensivi possano essere sempre una sorpresa per l’avversario. A volte capiterà, altre no, ma l’importante sarà il non perdere mai l’equilibrio».

Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione su: «Bisogna entrare in campo e utilizzare l’intelligenza che ti porta a capire i momenti della partita e ad avere pazienza. Devi saper aspettare ed essere messo sempre bene in campo per non prendere ripartenze, come accaduto invece ad esempio in casa contro il Palermo.  Nelle ultime partite in trasferta siamo stati più equilibrati e abbiamo concesso meno. Probabilmente a Cagliari abbiamo anche creato meno di quello che abbiamo fatto nelle altre partite, ma bisogna cercare di capire quando è il momento di difenderci e togliere spazi all’avversario. Se non riesci ad essere aggressivo nella metà campo avversaria, devi cercare di essere compatto nella tua metà campo e concedere meno».






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