Nel post gara della sfida tra Salernitana e Bari, terminata 2-0 per i pugliesi, questa è stata l’analisi a caldo di Lorenco Simic, diffusa dal club attraverso i propri canali ufficiali: «Sono contento, prima di tutto per la squadra, perché merita questa vittoria. Abbiamo giocato con coraggio, con tanta personalità e abbiamo meritata questa vittoria».
Il giocatore croato ha poi proseguito, spostando l’obiettivo su di sé: «Sono poi contento di essere partito dall’inizio. Come ho detto nella mia prima intervista, facevo fatica a ritrovarmi perché dovevo ancora smaltire dei vecchi infortuni ed ero un po’ ritardo con la preparazione. Quando sono arrivato qui, mi faceva un po’ male il flessore perché non ho giocato per due mesi e mezzo e mi dispiace perché volevo aiutare sin da subito il Bari. Ora però sono pronto per giocare, per prendere il mio ruolo in squadra ed aiutare il Bari».
Quanto alla sua posizione preferita in campo, il 28enne di Spalato ha chiarito le proprie attitudini: «Io son più un centrale e posso giocare anche a destra o a sinistra, ma quello non è il mio ruolo naturale. Se ci sarà bisogno in futuro di essere d’aiuto alla squadra, per me non è un problema giocare. Avevo solo bisogno di un po’ di tempo per smaltire qualche problema di ordine fisico che sono contento essermi messo alle spalle. A me piace giocare in modo aggressivo e mi piacciono i duelli perché ho una mole importante e in questo modo posso aiutare tanto la squadra».
Il numero #44 dei galletti, arrivato in prestito dal Maccabi Haifa, si è congedato dai microfoni della stampa spiegando quanto sia fondamentale il successo contro i cugini campani: «Oggi era importante portare a casa questa meritata Vittoria. Contro la Reggiana non abbiamo meritato di racimolare solo un punto e avremmo dovuto vincere. Abbiamo perso alcuni punti nelle altre scorse partite e quindi oggi abbiamo alzato ulteriormente la nostra concentrazione e in questa partita abbiamo giocato un po’ più con il cervello, meritando questa vittoria. Noi lavoriamo sempre per vincere e ora affrontiamo la sosta col pensiero di dover continuare così. Dobbiamo lavorare duro e dobbiamo portare il Bari più in alto possibile».
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