

Al termine della sfida tra Juve Stabia e Bari, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato Nunzio Lella che ha così commentato a caldo la gara terminata 3-1 per i campani: «Siamo stati poco coraggiosi nel giocare dall’inizio in un ambiente simile. Non era un campo facile e abbiamo trovato un ambiente ostico. Siamo stati subito attaccati dagli avversari e credo che non si possa dire nulla alla squadra perché abbiamo dato tutto».
Quanto alla gara, il 24enne barese è conscio degli errori fatti dalla squadra: «Ci siamo calati nel clima, ma noi siamo una squadra che deve giocare a prescindere dai campi e dagli ambienti che troviamo. Avremmo potuto giocare dal basso, provare a farli uscire e quindi a servire meglio gli attaccanti. La loro forza è vincere parecchi duelli e noi forse avremmo dovuto essere più bravi a portarli dalla nostra parte e vincerne qualcuno di più in mezzo al campo».
Il centrocampista pugliese ha quindi affrontato il tema relativo alla sua posizione in campo e al modulo adottato: «Io gioco dove il mister mi mette. Posso fare anche il terzino all’occorrenza. Il tecnico mi ha chiesto di mettermi in mezzo per avere maggiore freschezza davanti con Pereiro. Quando sono entrati anche Falletti e Lasagna, vedendomi anche un po’ stanco, il mister mi ha poi messo più dietro per dar spazio a loro che erano più freschi. Il modulo? Centra poco. Ogni partita ha una propria storia e oggi abbiamo giocato come sempre, uomo su uomo, provando a fare la nostra partita. Giocare con due punte o con una non cambia nulla. Ciò che è importante è il come si interpreta un modulo».
Il morale è sotto i tacchi, ma il giocatore nativo di Santeramo ha fatto intendere di essere pronto al riscatto e ha quindi speso due parole anche su Maggiore: «All’interno dello spogliatoio c’è voglia di fare bene. Ogni partita è fondamentale poi vedremo alla fine quello che succederà. Maggiore? Giulio lo stiamo conoscendo adesso. È arrivato da neanche una settimana e deve ancora entrare un po’ negli schemi che facciamo».
Il numero #28 biancorosso si è poi proiettato al prossimo turno contro la Cremonese: «I grigiorossi sono una corazzata, ma giocheremo in casa e quindi avremo il pubblico dalla nostra. Sono del parere che ci sia bisogno di pensare partita per partita. Analizzeremo col mister questa gara appena disputata, ma dovremmo pensare subito alla Cremonese».
L’ex Venezia si è congedato dai microfoni della stampa con un resoconto conciso sulle sue condizioni fisiche: «Sto meglio e quindi sono rientrato subito per dare una mano ai miei compagni».
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