Nadarevic a Barinelpallone: “Credo nei playoff del Bari. Sogliano? Io in Italia grazie a lui. Cesena tosto, la sua classifica è bugiarda”

Cosi il calciatore bosniaco, ora in forza al Monopoli, sul momento di entrambe squadre


Tra gli ex di Cesena e Bari non può certamente mancare Enis Nadarevic. Il bosniaco ha indossato le maglie di entrambe le squadre nella stagione 2013/14: ben 7 presenze coi romagnoli sino al girone d’andata , 10 presenze ed 1 gol coi galletti nel girone di ritorno. Che gara aspettarsi al ‘Manuzzi’ e come analizzare il momento delle due compagini. La redazione di barinelpallone.it lo ha chiesto proprio al calciatore attualmente in forza al Monopoli, formazione di Lega Pro sabato impegnata al ‘Veneziani’ contro la Paganese.

Sabato pomeriggio al ‘Manuzzi’ andrà in scena una sfida sicuramente interessante tra Cesena e Bari. Come analizza il momento di entrambe le squadre?
“Sicuramente il Cesena in questo momento sta bene, non merita la classifica che si ritrova. Troverà un Bari costruito per la A, a giudicare dagli acquisti presi l’obiettivo mi sembra chiaro. Si può andare ai playoff e, di conseguenza, vincerli. Conosco Sogliano, credo abbia fatto un grande lavoro. Non avevo dubbi, avendolo già avuto a Varese”.

A proposito di Sogliano, sono davvero tanti i giocatori a lui legati. Anche lei rientri tra questi?
“Grazie a lui sono arrivato in Italia, inizialmente ero extracomunitario e non potevo giocare. E’ un dirigente molto bravo nel riuscire ad intravedere qualità nei calciatori, come persona è sempre stato umile e lavoratore. In occasione dell’ultima amichevole col Monopoli ci siamo rivisti e salutati. Ripeto, è davvero molto bravo”.

E’ a favore dei tanti movimenti di mercato operati a gennaio? Dieci sono gli arrivi, otto le cessioni…
“E’ chiaro che non è mai facile quando compri cosi tanti giocatori nuovi. C’è bisogno di tempo, magari qualche settimana anche per capire meglio tutti i movimenti. Colantuono dalla sua ha tanta esperienza e credo sia riuscito a dare alla squadra quel qualcosa in più che prima mancava”.

Quale fu, ai suoi tempi del Bari, l’ingrediente che favori l’amalgama tra le varie componenti?
“Quando ero in biancorosso c’era entusiasmo, non c’erano pressioni e si giocava liberi. Andavamo in campo affrontando ogni avversario a viso aperto”.

Nel suo Cesena c’erano oggi come allora alcuni giocatori chiave. Su tutti spuntano i nomi di Cascione, Garritano e Rodriguez. Che ricordi ha di loro?
“Cascione è un giocatore forte e di esperienza, Garritano è uno molto bravo nell’uno contro uno. Non male neppure Rodriguez. Tutti giocatori di alto livello per la categoria. Date tutte le premesse del caso, c’è da aspettarsi una partita tosta e bella, spero però possa vincere il Bari. Spero possano salire in A già da quest’anno, la B a questa piazza va stretta”.






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