
Nel suo consueto editoriale per ‘La Gazzetta dello Sport’, l’ex dg Carlo Regalia analizza in questo modo il momento della formazione di Fabio Grosso. Ha fatto discutere e non poco il pareggio ottenuto contro la Salernitana: “Difficile capire fino in fondo questo Bari. Forse, impossibile per chi non ne conosce bene i battiti e gli umori. Certo che, fino a poco tempo fa, la squadra biancorossa alternava primi tempi noiosi a riprese ben più vive. Nel corso della stessa partita il Bari è capace di modificare volto e connotati”.
Cosa incide maggiormente sull’andamento del Bari? “Mi sembra piuttosto un fatto mentale. Ma soltanto l’allenatore può capire, sapere e spiegare, vivendo quotidianamente i suoi uomini. Siamo arrivati al mese decisivo, piuttosto. È opportuno che venga fuori e ci metta la faccia qualcun altro, che non parli solo il tecnico”.
Questo, comunque, è lo sprint decisivo e finale della B. Vietato perdere terreno: “Questo campionato di Serie B non mi pare livellato verso l’alto. L’importante però è che d’ora in avanti vinca contro gli avversari meno quotati, perché sul finire troverà sulla sua strada ostacoli più alti”.
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