Mignani: «Contento di come abbiamo giocato, ma dobbiamo essere più lucidi. Questa vittoria è un segnale importante! Simeri e Di Gennaro…»

Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso al termine della gara contro il Catania


Nel post gara della sfida tra Catania e Bari, valevole per la quarta giornata di serie C, Michele Mignani ha analizzato a caldo il match rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. «E’ stata una partita difficile anche perché c’era molto caldo – ha esordito l’allenatore del Bari – ma i ragazzi sono entrati in campo con personalità, hanno mosso la palla e a volte l’hanno forzata un po’ troppo. Sono contento di come abbiamo giocato, creando occasioni anche nel primo tempo, sebbene non limpidissime. Le partite si possono però sporcare e diventa tutto molto complicato quando trovi avversari che si mettono con 10-11 giocatori sotto la linea della palla. Siamo riusciti ad andare in vantaggio e avremmo dovuto ammazzare la partita facendo il secondo gol. Dobbiamo essere più precisi in alcune scelte e un po’ più lucidi. Nell’arco di un campionato a volte le partite si vincono, altre colte si perdono a tempo scaduto. Negli ultimi 15-20 minuti abbiamo un po’ smesso di giocare e probabilmente c’è stato anche un piccolo calo fisico, ma siamo stati bravi a reggere».

Il mister dei biancorossi è convinto che i 3 punti di oggi siano fondamentali: «Questa vittoria rappresenta un segnale importante, che bisogna essere bravi a cogliere, perché la squadra dopo il pareggio ha tirato su la testa e ha reagito proprio quando l’inerzia della partita sarebbe potuta cambiare. Ci ha creduto fino alla fine e bisogna ringraziare chi nuovamente ha fatto il proprio ingresso in campo dalla panchina. Fa piacere ed è ovvio che non giocare non rende contenti, però noi dobbiamo pensare tutti quanti al Bari e non alle situazioni personali. Io per primo. Era importante vincere, anche in questo modo, e questa è una vittoria che vale tantissimo, ottenuta su un campo difficile. Riusciamo a dare continuità e avremo la possibilità di svolgere un’altra settimana di lavoro con grande entusiasmo. Ora rientriamo a Bari e ci godiamo  un giorno di libertà per poi concentrarci sulla prossima partita che si preannuncia molto difficile. Non abbiamo ancora fatto niente di che, però abbiamo cominciato un campionato con il piede giusto, mettendo un altro mattoncino. Andiamo avanti perché la strada è lunghissima ed è inutile esaltarsi adesso».

Secondo il 49enne di Genova ci sono tanti motivi che possono spiegare la difficoltà da parte del gruppo di essere più cinici: «Non è che i ragazzi non vogliano far gol o non vogliano chiudere la partita. Oggi per esempio la palla non rimbalzava bene, magari abbiamo fatto qualche scelta sbagliata e talvolta siamo stati poco lucidi, ma anche il caldo non ha aiutato. Questo è un gruppo forte che può crescere ancora. Crescere significa anche riuscire a chiudere la partita e non prendere gol quando c’è da soffrire».

Quanto a qualche piccola sbavatura difensiva: «Onestamente abbiamo concesso solo qualche punizione e qualche calcio d’angolo e mi sembra che occasioni pulite loro non ne abbiano avute. Oggi abbiamo preso gol su una palla inattiva e non dobbiamo farlo. Sarà difficile trovare la perfezione, ma in queste prime giornate abbiamo giocato anche su campi in sintetico o in non perfette condizioni. Forse in queste partite abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna, ma a volte la fortuna ti aiuta solo quando la cerchi».

A chi gli ha chiesto lumi sulle scelte iniziali, l’ex Modena e Siena ha provato a dare qualche spiegazione in più: «Ogni partita e ogni settimana di lavoro ti offre degli spunti per scegliere la formazione iniziale e questa settimana ho visto D’Errico un pochino giù di tono. Avevo il dubbio se far giocare dall’inizio Mallamo o Scavone, ma poi il contrattempo accaduto a Bianco dopo 10 minuti ci ha purtroppo obbligato a fare una sostituzione e mi ha permesso di far giocare entrambi. I successivi cambi? sono anche frutto di alcune letture. Abbiamo messo ad esempio Marras per provare a cambiare qualcosa sotto l’aspetto tattico. Ci siamo messi a 4 per coprire un pochino di più sugli esterni dove arrivavamo un po’ in ritardo. Bianco? Sta facendo bene e lo schierarlo dall’inizio in una partita come questa mi avrebbe potuto dare equilibrio. Di Gennaro? Secondo me sta crescendo molto. In occasione della prima sostituzione ho pensato di inserirlo, ma poi ho ritenuto che potesse far fatica ad arrivare fino in fondo. Gli daremo un’altra settimana di lavoro e immagino che tra poco sarà pronto per giocare anche dall’inizio. Prima o poi penso di farlo giocare per dargli l’opportunità di aumentare il proprio minutaggio, poi ogni partita è una storia a sé. Voglio metterlo nelle condizioni di entrare quando starà bene e quando non dovremo prenderci dei rischi».

Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione sull’autore del gol vittoria: «Simeri ha questa caratteristica di diventare letale in area di rigore se c’è un po’ di spazio. Il Catania ha provato a vincerla fino in fondo però noi siamo stati bravi a crederci. È stato ovviamente anche Simeri che non sta mollando un centimetro. Capisco che non sia felice di non partire dall’inizio, ma sta dando un grande contributo alla squadra e questa è per me la cosa più importante».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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