Longo: «Avremmo meritato la vittoria, ma ho visto coraggio e personalità. Grazie ai tifosi per il sostegno. L’espulsione? Il difensore del Cosenza se la sta ridendo…»

Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso al termine del match contro il Cosenza.


BARI – Nel post gara della partita dal Bari contro il Cosenza, Moreno Longo ha tenuto la sua conferenza stampa per analizzare a caldo il pareggio di 1-1 maturato sul campo.

«C’è rammarico perché secondo me la squadra avrebbe meritato la vittoria – ha esordito l’allenatore del Bari – e mi dispiace che il pareggio arrivi tramite un’ingenuità. L’ingenuità a cui mi riferisco non sta nel compiere il gesto che è stato fatto, ma nel dare la possibilità al VAR di decidere. In televisione fai fatica a capire la forza o l’entità del gesto, però chi ha giocato a calcio sa che il difensore del Cosenza se la sta ridendo perché giustamente ha accentuato come doveva fare e si è buttato per terra. Noi non avremmo dovuto concedere neanche quella mezza situazione perché poi, nel momento in cui tu fai anche solo il gesto, vieni punito e dai l’opportunità al VAR di poter cambiare la partita».

Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio la serata vissuta al “San Nicola”: «Ho visto una squadra che ha approcciato bene la partita nel primo quarto d’ora e che ha disputato una buona partita, giocando con pazienza perché sapevamo che il Cosenza sarebbe stato ostico. Nella seconda parte del primo tempo siamo stati un po’ più sporchi a livello tecnico e abbiamo sbagliato qualche passaggio in più rispetto al solito. Nel secondo tempo c’è da fare i complimenti alla squadra perché, una volta rimasti in dieci, hanno avuto il coraggio, la personalità e la qualità non solo di difendersi nei momenti in cui siamo stati costretti, ma soprattutto quello di provare a cercare di chiudere la partita. Dopo aver subito l’1-1 su calcio di rigore, la squadra non ha accettato di pareggiarla ed anche in dieci ha provato a vincerla. Questo mi fa pensare positivo perché la mentalità continua a crescere».

A chi gli ha chiesto dei cambi, l’ex Como ha spiegato le sue scelte: «Maita? Se non mi avesse chiesto il cambio per crampi, sinceramente non l’avremmo tolto perché stava facendo una partita eccezionale. A quel punto abbiamo pensato di mettere in campo forze fresche. Abbiamo anche preventivato che nel finale avrebbe potuto esserci qualche palla gettata nella mischie e quindi abbiamo alzato i centimetri con Obaretin e Saco che ci avrebbero dato una mano. Poi Saco è stato sfortunato nell’essere colpito sul braccio da quella palla. Lasagna? L’ho tenuto in campo il più possibile perché non volevamo solo tenere palla con giocatori come Novakovich o Favilli che magari ci avrebbero fatto respirare, prendendo magari fallo, ma volevamo incidere ed attaccare la profondità. Sapevamo che avremmo potuto pungere con Kevin in quella posizione».

Il torinese ha motivi per essere comunque soddisfatto: «La prestazione conta tanto. Non mi accontenterei mai di vedere una squadra che specula e vince 1-0 perché so che nel lungo periodo andrebbe poco lontano. Oggi sono comunque contento di aver visto una squadra coesa, che sta dentro la partita, che ci crede ed ha coraggio. Voglio che la nostra squadra si giochi la partita e provi sempre a creare i presupposti per vincerla. Poi non sempre ci riusciremo, ma i ragazzi devono avere questo tipo di mentalità». Il tecnico dei galletti si è congedato con un messaggio ai tifosi: «Li ringrazio perché, nel momento in cui siamo rimasti in dieci, si sono accesi ed hanno acceso anche la squadra, In quel momento c’è stata un’unione che ha permesso ai ragazzi di fare quel tipo di partita anche in inferiorità numerica».

 






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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