Bari in evoluzione, alla ricerca dell’equilibrio. La difesa sta migliorando, mentre l’attacco deve svegliarsi…

L'ultima rete segnata "autonomamente" dai galletti, escludendo l'autorete di Suagher di sabato scorso, risale a 289 minuti fa


Giocatori del BariLa fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo hanno dato indicazioni similari: il Bari sta invertendo la tendenza rispetto alla prima parte del torneo. Se nei primi mesi della stagione le prodezze di Improta e Galano hanno infatti dato lustro all’attacco biancorosso, esaltando le capacità realizzative della squadra, i galletti ora sembrano invece aver registrato meglio il reparto difensivo che aveva invece destato inizialmente qualche perplessità in più.

ATTACCO CON LE POLVERI BAGNATE – Se si esclude l’autorete di Suagher a Cesena sabato scorso, che ha permesso alla formazione di mister Grosso di cogliere il pareggio nonostante le numerose occasioni da rete collezionate, i galletti non riescono a segnare “autonomamente” da ben 289 minuti. Inutile dire che l’ultimo acuto in zona gol l’ha regalato Cristian Galano, il giocatore più prolifico fino ad ora dall’alto dei suoi 13 centri, in occasione della trasferta di Perugia del 16 dicembre scorso. Una prodezza al 26′ della ripresa che, unita ad un altro suo gol e al guizzo di Nenè nel primo tempo, regalarono i tre punti al Bari.

DIFESA PIU’ QUADRATA – L’innesto di Diakitè nel pacchetto arretrato ha invece dato più sicurezza alla fase difensiva pugliese e il tesseramento di Oikonomou, Empereur e Balkovec offrirà all’allenatore una maggiore varietà di scelta e delle soluzioni alternative valide per blindare la squadra davanti a Micai e nel contempo puntellare gli out esterni dove la rosa dei pugliesi conta già pedine di qualità come Sabelli, Anderson e D’Elia. Salvo sorprese, che le intricate e sempre imprevedibili dinamiche di mercato non possono escludere, qualche laterale intanto tra Fiamozzi, Morleo e Cassani potrebbe ormai essere fuori dal progetto tecnico e fare presto le valigie.

IL CENTROCAMPO, AGO DELLA BILANCIA – Si è sempre sostenuto quanto una squadra ambiziosa abbia bisogno di attaccanti concreti, cinici e spietati e di difensori attenti ed arcigni, ma la coperta può spesso divenire corta. A ricoprire il ruolo di “sarto” dovrà essere come sempre il centrocampo chiamato a dare equilibrio e assicurare sia la fase d’interdizione che quella propositiva. Gli uomini sui quali i biancorossi si affideranno fino alla fine del campionato ci sono. Basha, Petriccione, Iocolano, Busellato, Tello e Brienza (all’occorrenza) sono elementi validi ai quali si è aggiunto lo scozzese Henderson, un calciatore tutto da scoprire, ma dotato, sembra, di ottime capacità tecnico-tattiche. A Grosso, come al solito, spetta il compito di sbrogliare la matassa e fare le giuste scelte. Se poi Sogliano gli regalasse anche un’altra punta prolifica…






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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