Auteri: «Prestazione sporca, vittoria importante e meritata. Ci siamo adattati al campo pesante e se avessimo giocato di fino…»

Le dichiarazioni del mister biancorosso dopo la vittoria di Pagani


Nel dopo partita di Paganese-Bari, vinta dai galletti di misura grazie alla rete di Montalto, questo è stato il commento di mister Gaetano Auteri: «E’ stata una partita sporca, contro un avversario che rischiava quasi nulla e noi l’abbiamo interpretata nel modo migliore, meritando la vittoria. La serie C è questa. Siamo stati solidi e resistenti e abbiamo rischiato solo qualche traversone, ma è il minimo che si possa concedere fuori casa. Sono contento anche perché abbiamo fatto bene, dimostrando compattezza e fino alla fine abbiamo provato ad essere pericolosi».

Le condizioni del campo hanno certamente influito sul gioco e questo aspetto è stato messo in evidenza anche dall’allenatore biancorosso: «Aveva piovuto tanto nei giorni precedenti e quindi il terreno era pesante e col passare dei minuti diventava sempre più irregolare. In queste situazioni i contenuti tecnici si annullano e quindi bisogna adattarsi. Voglio sottolineare il temperamento e il carattere dei ragazzi perché sono proprio queste le armi per vincere su questi campi. Quando negli spogliatoi ho chiesto alla squadra il perché negli ultimi 15 minuti avesse giocato poco, la risposta è stata che la palla saltasse male e che fosse pericoloso giocare. Cosa avrei potuto controbattere? Bisogna fare di necessità virtù. Se avessimo voluto giocare di fino, non avremmo certamente ottenuto un successo così importante».

In chiusura, il tecnico siciliano ha spiegato alcune sue scelte e qualche suo gesto di nervosismo durante il match: «L’uscita di D’Ursi? Loro si sono messi a 4 dietro, con tre davanti, e volevo evitare che potessero fare qualche break e che potessero subito ripartire sugli esterni. Il mio intento era quello di mettere la difesa a 4 palleggiare. Lo abbiamo fatto bene, almeno fino a dieci minuti dal termine, quando le condizioni del campo sono ulteriormente peggiorate. Perché ad un certo punto ho sferrato un pugno sulla panchina? Quando c’è un compagno libero, bisogna servirlo subito. Forse la palla rimbalzava male e in quei casi si è costretti a fare qualche tocco in più, perdendo il tempo giusto per osservare chi è smarcato. Può capitare. Le condizioni di Citro? Potremo valutarle nei prossimi giorni».






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