Nel calcio più del bel gioco contano i risultati. Detto in gergo: occorre buttarla dentro, il resto è contorno. Cosi – stando alle statistiche offerte da Lega B e Panini Digital – è possibile riassumere la sfida tra Bari e Vicenza. Perché se da un lato la squadra di Bisoli ha dalla sua il possesso palla (53% vs 47%), supremazia territoriale (7’31’’ contro 7’) ed il numero degli angoli (5-1), dall’altro la squadra di Colantuono brilla per cinismo. Poche sono le azioni prodotte dai galletti, ma spesso efficaci. Basti pensare al numero dei tiri dentro lo specchio della porta (2, esattamente come i gol realizzati, contro i 6 del Vicenza), alla percentuale di azioni d’attacco (70,65% contro il 39,4% dei berici) ed a quella di protezione dell’area (60,6% contro 29,4%).
L’efficacia e la qualità di quanto creato, insomma, hanno contato più della quantità. Il difensore Denis Tonucci è insuperabile nel numero di palle recuperate (ben 30, segue Morleo a 19), del vicentino Rizzo il numero più alto di passaggi riusciti (38), mentre Bellomo, Ebagua e Zaccardo condividono il numero più alto di tiri in tutta la gara (3 su 15).
In entrambe le squadre, infine, hanno giocato più volte la palla a centrocampo (41% il Bari, 45% il Vicenza). In difesa maggiormente il Bari (35%), i veneti più in attacco (26%).
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