Bari tre volte corsaro! Difesa affidata ai “vecchi”, ma attacco asfittico


Giocatori BariCon il successo di Cremona il Bari ha vinto per la terza volta fuori casa in  questa stagione ed ha dimostrato di essere uscito dalla crisi, capitalizzando al massimo la rete di D’Elia e resistendo agli attacchi – sporadici – di una Cremonese orfana del suo miglior giocatore, quel Paulinho che fece la fortuna di Davide Nicola ai tempi del Livorno. Certo avremmo voluto vedere il Bari contro l’Empoli in formazione tipo, come contro Frosinone e Cremonese, per capire meglio se effettivamente quella fosse una squadra in crisi. L’Empoli ha dimostrato che non era stato certo un caso dare 4 ceffoni alla squadra di Grosso visto che lo stesso trattamento lo ha poi riservato anche a Palermo e Parma. Resta il cruccio di una gara – quella contro l’Empoli –  non giocata ad armi pari che ha dato la stura ad una serie di polemiche che hanno colpito soprattutto Fabio Grosso il cui lavoro nessuno ha tuttavia mai messo in discussione. Certo le scelte fatte dal tecnico barese in quella occasione hanno prestato il fianco a critiche anche dure che lo hanno tuttavia convinto forse a schierare la formazione migliore contro Frosinone e Cremonese. E guarda caso, con la formazione migliore  – anche se a Cremona mancava Basha per squalifica – il Bari è tornato a vincere e per alcuni tratti anche a convincere. Per questo rimane il rammarico di aver perso contro la capolista senza aver in realtà giocato con le pedine giuste.

Ora la squadra barese pur manifestando una cronica sterilità offensiva, quantomeno è riuscita a non prendere gol in 180 minuti schierando in difesa due giocatori “vecchi”, non presi nella sessione di gennaio del calciomercato. Ci riferiamo a Marrone e Gyomber che in Lombardia hanno tenuto bene il reparto anche se non hanno brillato molto sulle palle alte. L’assenza di capitan Basha si è sentita poco anche perché il suo sostituto – Grosso insiste con Petriccione – è stato coadiuvato dagli esterni che hanno offerto una buona prestazione sia dal punto di vista difensivo che propositivo quando si sono portati nella tre quarti di campo avversaria. Proprio da un cross di Sabelli è infatti nato l’eurogol di D’Elia che – marcatura a parte – ogni volta che viene chiamato in causa risponde presente. Quello degli esterni bassi è un bel rebus da risolvere per Grosso che propone un assetto più offensivo quando gioca al San Nicola ed un altro più coperto quando invece gioca fuori. Ecco allora che in casa ammiriamo Anderson scorazzare sulla fascia sinistra, potendo avere più spazio a disposizione per le sue discese. Al contrario in trasferta l’olandese volante viene fatto giocare alto sulla fascia destra. Di conseguenza non ha più tutto lo spazio che gli necessita per le sue sgroppate spesso devastanti. E D’Elia così facendo rischia di giocare solo fuori casa per lasciare spazio in casa ad un modulo più offensivo. Finchè i risultati danno ragione a Grosso va bene così. In virtù di questo modulo è stato concesso un periodo di sano riposo ad Improta che ha tirato la carretta finora. Purtroppo anche dopo aver battuto Frosinone e Cremonese non possiamo rimarcare il fatto che il Bari tira poco in porta e che Galano ha perso lo smalto del girone di andata. Speriamo solo temporaneamente ma permane il problema dei un attacco che segna sempre meno e che soprattutto tira poco in porta. Se andiamo ad analizzare i tiri nello specchio della porta delle ultime due gare il riscontro è inquietante.

La manovra si è tuttavia snellita a centrocampo grazie allo scozzese Henderson che ha dato dinamismo e muscoli al reparto ma evidentemente non basta per mettere in moto le punte.  Kozak sembra aver finalmente superato i suoi guai fisici e avviato vero la migliore forma. Un ariete come lui al centro dell’attacco è indispensabile e ben si sposa con l’altra punta Galano più brevilineo e veloce rispetto al panzer di Praga.  Purtroppo la mancanza di un trequartista a centrocampo si fa sentire e non è certo un caso che la rete vincente di Cremona è stata realizzata quando è entrato Ciccio Brienza con il quale la squadra ha un’altra accelerazione in avanti. Ora il Bari è atteso dalla seconda trasferta consecutiva. Terni da sempre è un campo stregato per la cabala, quasi un tabù per il Bari che quest’anno troverà sul suo cammino qualche ex con il dente avvelenato. Soprattutto troverà una Ternana avvelenata dall’ultimo posto in classifica e che darà il 120 per cento pur di conquistare i tre punti. Tornerà Basha in cabina di regia ma non è detto che giochi titolare. Grosso ormai ci ha abituati a qualsiasi sorpresa. L’importante è che gli vada bene.






About Nico Lovecchio 15 Articoli
Giornalista Professionista iscritto all'Ordine da quasi 25 anni. Tanta esperienza e voglia di scrivere di calcio. Con particolare attenzione al mondo biancorosso.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*