De Laurentiis: «Le prossime sfide saranno fondamentali per accorciare in classifica. Il mio bilancio non è però negativo. I mugugni…»


BARI – In occasione dello scambio degli auguri di Natale di rito con i giornalisti, quest’anno solo in videoconferenza a causa della nota situazione di emergenza COVID, nel pomeriggio Luigi De Laurentiis ha avuto modo di effettuare qualche riflessione.

«Dopo l’ultima partita – ha esordito il presidente del Bari – si è creata maggiore apprensione attorno ad un gruppo di lavoro che ogni giorno è concentrato e determinata ad ottenere un risultato importante e che ha voglia di vincere. Certo, quei due punti persi contro i calabresi mi rodono!  La serie C è però un torneo molto difficile e, da un paio d’anni, il nostro girone è composto da squadre molto preparate, come del resto anche la nostra. Quest’estate abbiamo preso decisioni importanti e in questi mesi abbiamo lavorato tanto. L’importante è restare lucidi anche perché, dopo la delusione dello scorso anno in finale, siamo più attenti a qualsiasi microerrore. Le variabili sono molteplici, ma siamo ancora a metà campionato e ci siamo confrontati tanto con la squadra ed il mister. In un percorso così lungo, il parlarsi spesso aiuta a far cadere le barriere e ad alimentare la stima reciproca».

Negli ultimi due impegni di quest’anno solare, i galletti affronteranno Avellino e Palermo e tali sfide potranno dare maggiori indicazioni sul ruolo che la compagine di mister Auteri potrà avere in campionato: «Siamo secondi a 30 punti, nonostante fossimo partiti con un nuovo allenatore e con diversi nuovi giocatori. Non era facile far girare nell’immediato un motore così profondamente rinnovato e poi molti elementi sono arrivati in corso, talvolta in ritardo di preparazione, e si è spesso giocato a ritmi serrati.  Non era quindi facile trovare la quadratura, anche dal punto di vista fisico. Il mio non è un bilancio negativo, sebbene siamo ambiziosi e non ci accontentiamo. Un po’ di fortuna in più sarebbe servita. Certamente le due prossime partite prima della sosta saranno importantissime per evitare l’ulteriore allungamento di certe distanze in classifica. Giocheremo contro avversari forti, ma siamo pronti. Bisognerà vedere anche i risultati che conseguirà la Ternana, che sta avendo un rendimento stratosferico, ma avremo anche la possibilità di accorciare il gap esistente tra noi e la capolista e quindi i sei punti in palio sono fondamentali. Non voglio alibi e non bisogna perdere ulteriore terreno. Voglio che invece i giocatori siano concentrati  e restino lucidi, per poi trascorrere delle feste serene. Dove trascorrerò le feste natalizie? A Roma, a casa con la mia famiglia, e poi vedremo se sarà possibile andare anche dai miei genitori. Sarebbe molto bello. Nei primi giorni dell’anno nuovo, invece, farò rientro a Bari».

Quanto al mercato che riaprirà i battenti a breve: «Questo è un gruppo ambizioso, settato per raggiungere certi obiettivi. La rosa è ben attrezzata e i ragazzi stanno facendo bene il proprio lavoro. Voglio però rassicurare che siamo molto concentrati anche sulla finestra della campagna acquisti che sta per riaprirsi. Al momento però pensiamo unicamente ai prossimi avversari».

L’attenzione si è poi spostata sul percorso fatto finora dalla proprietà in terra pugliese: «Siamo partiti da zero due anni e mezzo fa e ne abbiamo già vissute così tante da darci l’impressione sia trascorso il doppio del tempo. Durante il cammino percorso fin qui, ho avuto la fortuna di incontrare tante belle persone e vorrei ringraziare anche gli sponsor che ci hanno sostenuto. Qui mi trovo molto bene e ormai mi sento come se fossi a casa. Il bilancio è strapositivo e spero in questa stagione di abbandonare questa categoria. L’immagine sportiva più bella di questo 2020 per il Bari? Al di la del verdetto maturato a Reggio Emilia, è stato positivo tornare in campo dopo il lockdown ed arrivare in finale quando invece molte squadre sono cadute inesorabilmente alla ripresa».

L’imprenditore romano ha quindi affrontato il tema del “San Nicola” vuoto: «Sebbene non ci sia il pubblico allo stadio, sentiamo la responsabilità e ci mettiamo sempre l’anima come se gli spettatori siano  presenti. I tifosi sono venuti in tanti in serie D e in serie C e raggiungere la promozione farebbe sicuramente accendere un fuoco ancor più grande. Verrebbe alimentato ulteriormente l’entusiasmo e si determinerebbe un seguito ancora maggiore. Per questo motivo dobbiamo in tutti i modi venire fuori da questa categoria».

Il massimo dirigente del club biancorosso ha concluso dicendo la sua su qualche polemica emersa negli ultimi tempi: «Sappiamo bene quali ferite i nostri supporter abbiano accusato in tutti questi anni. Le retrocessioni, i fallimenti rappresentano macerie importanti del recente passato. Per questo motivo ci stiamo impegnando al massimo per ricostruire l’ambiente e rinascere, scavando proprio tra queste macerie. La città è molto ferita ed è comprensibile che ci siano ogni tanto delle preoccupazioni e dei mugugni. E’ però altrettanto normale che ci sia qualche reazione da parte di chi ci mette sempre il massimo dell’impegno. Si tratta a mio avviso, di reazioni positive da entrambi le parti. L’importante e avere il massimo equilibrio nelle proprie esternazioni».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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