BARI – Subito dopo il termine della gara persa malamente dal Bari contro il Campobasso, l’unico a parlare in casa pugliese è stato Ciro Polito che ha subito esternato la propria disapprovazione per la scivolata inaspettata: «Non ci sono tante spiegazioni per una sconfitta del genere di cui mi vergogno. C’è solo da chiedere scusa ad una città intera. Ora bisognerà parlare poco e pedalare tanto. Nonostante 2 gol fatti per inerzia, non si può rischiare di perdere 3-0 o 4-0 in casa contro una squadra che lotta per salvarsi. E questa è già la seconda volta che accade. Questa sconfitta non ha scusanti e da stasera la squadra sarà ritiro affinché ci si possa ritrovare per farci trovare pronto martedì».
Subito dopo, il Direttore Sportivo del Bari ha analizzato le ultime due sconfitte interne: «Oggi abbiamo avuto poca lucidità. Ho sempre detto ai ragazzi che bisogna saper perdere e la scivolata di oggi è davvero brutta e pesante. In occasione di quella contro il Messina, secondo me avevamo fatto una gara discreta e abbiamo perso a causa di un contropiede che ci sta subire, visto che siamo spesso proiettati in avanti».
Negli ultimi tempi i galletti hanno perso smalto e di questo l’ex Ascoli è perfettamente conscio: «La squadra ha innegabilmente perso qualcosa. Nelle ultime quattro partite abbiamo subito due sconfitte interne e anche la gara contro il Catania è da ritenersi quasi una sconfitta. Qualcosa non va e forse la squadra ha pensato già di poter fare un altro campionato. Questo non va bene perché siamo in Serie C, qui ci sono gli avvoltoi e tutti ci aspettano al varco. Abbiamo preso una brutta mazzata, la più brutta da quando sto a Bari, ma vi garantisco che la squadra risponderà con grande orgoglio. Conosco i ragazzi e sono sicuro che, tra mille difficoltà, arriveremo all’obiettivo».
Entrando più nel merito del match contro i molisani: «Oggi è stata anche una giornata strana. E’ uscito Emmausso ed è entrato Liguori che poi ha fatto tre gol, quasi per volere del destino. Il primo gol è scaturito da un tiro conseguente ad una rimessa laterale e lui l’ha piazzata proprio sotto all’incrocio., Quelle sono giocate che capitano forse una volta ogni 10 anni. Il raddoppio è nato purtroppo da un retropassaggio errato, che a dir la verità non ha tante attenuanti. Poi è chiaro che perdi le distanze. Abbiamo incassato 3 reti, ma gli avversari non ci hanno messo sotto. Paghiamo delle singole giocate che però devono farci riflettere. Nelle ultime due gare non avevamo preso gol e abbiamo disputato delle belle partite, come piacciono a noi, belle toste. Questa invece rappresenta una singola partita che non può essere messa a confronto con nessuna delle altre».
Il 42enne napoletano ha cercato poi di trovare il lato positivo della situazione: «Voglio precisare che, comunque sia, anche tra mille difficoltà, abbiamo un vantaggio di 4 punti sulle inseguitrici e che la giornata di oggi potrebbe anche rivelarsi un toccasana per poter ripartire alla grande. Tornare subito in campo a distanza di poche ore? In questo caso potrebbe essere un vantaggio e, forse, è meglio ritrovarsi subito. Una settimana intera ti logora. Abbiamo tanti giocatori validi per poter sostenere anche fisicamente il prossimo impegno».
Il dirigente biancorosso ha concluso con un’ultima riflessione: «A Torre del Greco, i ragazzi mi sono piaciuti proprio tanto, perché ho rivisto quella squadra incline a battagliare con gli avversari e con l’arbitro. Ora voglio metterci uno scoglio e non una pietra sopra e andiamo avanti. Abbiamo tante partite ancora da giocare, siamo sempre davanti e dobbiamo ritrovare un po’ di autostima dopo certe sconfitte che fanno veramente male».
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