Ciofani: «Nel finale abbiamo rischiato di riaprire una gara virtualmente chiusa. Secondo me è più una questione psicologica. La distanza dalla Reggina…»


Quella contro l’Avellino è stata per il Bari una partita dai due volti. Per quasi tutto il match i biancorossi hanno dominato la scena per poi soffrire maledettamente nel finale.

Questo non è andato giù al mister, ma anche agli stessi giocatori. Ne è un esempio Matteo Ciofani che ha così commentato nel corso della programmazione sportiva mattutina di Radio Bari: «A fine partita, ero molto arrabbiato perché la gara era stata giocata da noi bene. L’avevamo controllata al meglio e avevamo trovato il doppio vantaggio. Poi c’è stato questo episodio che ha rischiato di rimettere in piedi un incontro virtualmente chiuso. Un calo fisico può anche starci durante una gara, ma secondo me è più una questione psicologica. Dobbiamo lavorare su questo e sull’attenzione in generale. Per il resto, è stata una buona partita, giocata con un buon piglio. Venivamo da due pareggi consecutivi in trasferta sebbene volessimo ottenere il massimo. Non ci siamo riusciti, ma giocare al San Nicola è tutta un’altra storia. Ci siamo e vogliamo continuare così».

Il 31enne di Avezzano ha poi spiegato il suo impatto con la Serie C: «E’ un campionato tosto, molto agonistico e aggressivo, soprattutto quando vai a giocare su alcuni campi. Anche se sei superiore tecnicamente a livello dei singoli, se non ti cali nella mentalità, poi fai fatica ed è proprio ciò che è successo a noi in alcune partite fuori casa. Dobbiamo fare questo salto di qualità sotto questo aspetto. E’ un torneo dove comunque i ragazzi possono crescere e, per fare il calciatore ad alti livelli, ci vuole continuità».

Sulla corsa al primo posto, il calciatore abruzzese è molto realista: «La distanza dalla Reggina non è poca, ma non è nemmeno proibitiva. Dobbiamo guardare a noi stessi, al di là delle altre squadre, anche perché non è il caso di fare calcoli. Ci sono due campionati aperti, uno davanti e uno dietro di noi. Noi stiamo in mezzo  e dobbiamo cercare di fare più punti possibili. Vedremo verso la fine quale sarà la situazione. Ora conta andare a Catanzaro e fare risultato pieno».

Una rimonta è comunque sempre possibile, seppur difficile. Al numero #18 dei galletti non mancano esperienze in merito, come da lui stesso raccontato: «Io l’ho perso un campionato in rimonta. A questo stesso punto del campionato eravamo nove punti sopra al Parma. Il periodo più importante è quello a cavallo di marzo-aprile. Alcune squadre ci arrivano di slancio ed altre col fiato corto».

L’ultima battuta l’ex Pescara e Frosinone l’ha dedicata al Monopoli, autentica sorpresa del campionato: «E’ forse l’unica squadra che mi ha impressionato da quando sono a Bari. E’ una squadra quadrata, dove tutti corrono e ha delle ottime individualità in attacco e sugli esterni. Non mi sorprende ciò che sta facendo».






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