Bari, alza la cresta. I playoff sono un campionato a parte…


Ricercare colpevoli per una stagione che ancora non è finita in archivio non ha alcun senso. È vero, il primo posto è sfumato da tempo, così come i sogni di gloria di una promozione diretta. Probabilmente anche il secondo posto. Attenti al lupo – cantava Lucio Dalla – ma il Bari si è lasciato superare anche dall’Avellino.

Terzo posto da difendere con le unghie e con i denti in attesa dei playoff. Campionato a parte, dove bisognerà vincere senza troppi calcoli. Carrera ha esperienza e spalle larghe per sopperire alle difficoltà del Bari ma non può essere identificato come il Virgilio di turno. Se il Bari ha smarrito la diritta via, Carrera non ha alcuna colpa. 

Il problema – di vecchia data – è soprattutto psicologico. La squadra non sembra nutrire fiducia nei propri mezzi. Basterebbe una vittoria per ridare slancio ad un ambiente che di riporre sciarpe e bandiere proprio non ne ha voglia. Il resto – eventuale cessione del club come riportava un quotidiano nazionale – fa parte di un futuro ancora lontano. Così come è lontano il tempo di eventuali processi. A fine stagione si tireranno le somme. 

Il presente si chiama Paganese. Qui ed ora. È tempo che il Galletto torni prepotentemente ad alzare la cresta. 






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Medico, specialista in psichiatria, e giornalista pubblicista. Da sempre appassionato di calcio, collabora con diversi giornali, Tv e agenzie stampa.

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