Marcel Desailly a BNP: “Bari piazza straordinaria, ma per centrare la A serve pazienza. Champions? Ecco le mie favorite” (VIDEO)

La nostra intervista all'ex difensore di Milan e Marsiglia, già 2 volte campione d'Europa a livello di club: "Papin? Ricorda ancora la sconfitta del 1991..."



BARI – A volte ritornano: ieri avversari di Serie A, oggi stimati e rispettati campioni. In occasione dell’Uefa Champions League Trophy Tour – organizzato da Unicredit, sponsor della kermesse continentale – Marcel Desailly approda a Bari e torna in Italia dopo gli anni della militanza in Serie A con la maglia del Milan. Una squadra altamente competitiva, quella rossonera, e sapientemente guidata da Fabio Capello: era conosciuta come quella degli ‘invincibili’. Questo pomeriggio l’ex nazionale francese si è soffermato su tanti argomenti: Bari ed il Bari prima di tutto, ma qualche riflessione non è mancata neppure sulla Champions attuale e su diversi ricordi del passato.

Marcel Desailly
Marcel Desailly

Benvenuto a Bari, Desailly. Il pubblico di Bari sta rispondendo egregiamente alle iniziative di questo UCL Trophy Tour…
“Concordo. Sono felice di essere qua e vedere tanti tifosi e curiosi. E’ sempre bello poter parlare di calcio. Devo ammettere che sono stato fortunato ad aver vinto la Champions per ben due volte”.

Che sensazioni fa provare la vittoria della Champions League?
“E’ stato incredibile, professionalmente per me è stato qualcosa di grande. Si lavora duro per raggiungere questi risultati. Ma è ancora più bello il fatto di vedere tanti tifosi che condividono con te queste soddisfazioni”.

Quali sono i suoi ricordi da avversario contro il Bari? Ai tempi della sua militanza nel Milan ci sono state diverse gare interessanti…
“Ma io del Bari ho in realtà un ricordo fresco. Fino a pochi anni fa era in A (ultima stagione 2010/11, ndr), andava forte. Una volta abbiamo vinto facilmente, altre volte è stata più dura, non dirò mai che abbiamo perso (ride, ndr). I biancorossi sono sempre stati avversari ostici, comunque sia. Salire dalla B non è facile, ci sono buoni giocatori e serve anche una base d’esperienza, freschezza ed investimenti per risalire. Il tifoso del Bari, però, può dare una spinta in più. E’ molto caloroso”.

Cosa manca ancora al Bari per provare ad emulare realtà come Napoli e, in passato, Palermo?
“Non saprei. Se ci saranno miglioramenti nelle prossime partite, intanto, si potrà andare lontano. Serve fiducia nei giocatori, l’allenatore giusto e pazienza. Insomma tutta una serie di parametri idonei per creare un gruppo vincente”.

Ed il ‘San Nicola’, tra l’altro, può contenere poco più di 58mila spettatori…
“Lo stadio è bello e pronto. Manca solo la squadra (ride, ndr). Ancora un piccolo sforzo e si potrebbe creare una bella sinergia con città e tifosi…”.

Per il Marsiglia e per il suo ex compagno di squadra Papin (al Milan, ndr), Bari al contrario non rievoca ricordi felici…
“Per il Marsiglia la sconfitta nella finale di Bari fu un boccone amaro da digerire. Il capoluogo pugliese è ancora oggi sinonimo di una delusione cocente, tutti pensavano di avere vita facile contro la Stella Rossa. Papin ricorda ancora la sfortunata lotteria dei rigori”.

Quali sono, a suo parere, le squadre maggiormente accreditate per la vittoria finale della Champions League quest’anno?
“Chelsea e Manchester City sono le principali favorite. La Juve ha già avuto le sue opportunità. Mi auguro che una sorpresa di questa edizione possa essere il Napoli, non sarebbe male. Eventualmente inserirei anche il PSG perchè ha investito tanto e puntato tutto su grandi campioni”.






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