Auteri: «Sottovalutare l’avversario? Non esiste! Il Bari è una squadra che può andare fino in fondo. Il discorso del sindaco…»


BARI – Alla vigilia del match che il Bari disputerà a Salò contro il Feralpisalò nell’andata degli Ottavi dei playoff di serie C, Gaetano Auteri ha incontrato oggi virtualmente i giornalisti per la consueta analisi pre partita. Nella solita videoconferenza stampa trasmessa sui propri canali ufficiali dal club dalla sala “Gianluca Guido” dello stadio “San Nicola”, queste sono state le prime parole pronunciate dal: «La parte fisica adesso lascia il tempo che trova perché si ha quello che si ha. Da questo punto di vista credo che complessivamente stiamo bene e abbiamo recuperato anche tanti giocatori, ma si gioca ogni tre giorni per cui bisogna resettare subito dopo una gara per concentrarsi sull’avversario successivo, analizzando pregi e difetti e cercando di imporre quelli che sono i nostri criteri e il nostro gioco. Abbiamo voglia, motivazioni e l’intenzione di passare il turno e sappiamo che per raggiungere questo obiettivo dobbiamo mettere in campo nelle due gare tutto quello che abbiamo dentro. Siamo una squadra che può andare fino in fondo anche se un briciolo di buona sorte è fondamentale».

L’allenatore del Bari è poi entrato maggiormente nel merito della doppia sfida contro i lombardi: «Si gioca nell’arco dei 180 minuti per cui passerà il turno la squadra che nelle due partite avrà fatto meglio. Se bisognerà gestire? Se per gestione si intende il pensare che si debba andare lì accontentandoci di far passare il tempo o di giocare per un risultato interlocutorio,  allora la mia risposta è negativa. Ci snatureremmo troppo e non continueremmo il percorso di crescita. Affrontiamo una squadra buona che ha qualità importanti davanti e in mezzo al campo,ma che è anche solida in difesa. Ma a questo punto della stagione è normale incontrare squadre forti. Dopo sarà sempre il campo a decidere, ma io sono fiducioso. Sottovalutare l’avversario? Non esiste, altrimenti sarebbero guai! E’ un’idea lontanissima da quello che appartiene ai nostri pensieri e al nostro stato d’animo».

Quanto alle scelte relative alla formazione da schierare, siciliano non ha voluto sbilanciarsi troppo: «Avevamo già recuperato Bianco, Sarzi e Andreoni, ora abbiamo recuperato anche Celiento e Cianci e quindi ora la rosa è al completo. Farò le mie valutazioni. Questa è la seconda partita in 4 giorni e credo che due partite ravvicinate si possano giocare al meglio. Perl a terza vedremo. Sarebbe comunque un rischio schierare tanti giocatori all’esordio. Per esempio, in questo momento non giocherebbero mai insieme Celiento, Andreoni e Cianci perché ci si esporrebbe al rischio di fare dei cambi. Di Cesare? Sta bene».

A chi gli ha chiesto se abbia un senso di rammarico per il secondo posto non raggiunto che avrebbe permesso di disputare delle gare in meno nei playoff, il 59enne di Floridia è stato chiaro: «Ormai sono discorsi che appartengono al passato e io non sono abituato a pensare a quello che abbiamo lasciato e che abbiamo perso. Preferisco concentrarmi su quello che dobbiamo prenderci e quindi avere un atteggiamento diverso ma anche perché il tornare indietro serve veramente a poco e si disperderebbe energie inutili».

Il tecnico dei galletti ha concluso commentando l’intervento di De Caro prima del derby contro il Foggia: «Sebbene la conoscessimo già, ma a volte è bene ricordarlo, il sindaco ci ha descritto la passione di questa piazza e ci ha portato degli esempi molto illuminati. Ci ha parlato di gente che non ha un lavoro ma che, di fronte a tante negatività della vita, gioisce quando il Bari vince e si scrolla di dosso tutti i pensieri e tutte le preoccupazioni. Questo ci ha fatto ulteriormente riflettere. I festeggiamenti della piazza in caso di promozione? Preferisco non pensarci per il momento».






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