Iocolano: “Bari, eccomi finalmente in B. Il mio look? Mi rappresenta anche in campo”

Le prime parole in biancorosso del nuovo esterno offensivo dei galletti


Simone Iocolano
Simone Iocolano

BARI – Un mix tra Marcelo e David Luiz. A guardare Simone Iocolano, nuovo acquisto del Bari, non sembrano esserci dubbi: il neo esterno offensivo dei galletti esteticamente somiglia molto ai due quotati calciatori di Real Madrid e Chelsea. In campo, invece, si spera che i risultati possano essere lusinghieri e pari (se non superiori) a quelli ottenuti con le maglie di Bassano Virtus ed Alessandria: tanti gol ed assist, ma anche due finali playoff perse.

Lui, però, in B ci è arrivato lo stesso dopo qualche tribolazione. L’età, quasi 28 anni, è ritenuta idonea per misurarsi con la cadetteria: “Non mi aspettavo il salto di categoria. Sono anni che si parla di questa possibilità – spiega in conferenza stampa – ma puntualmente non si verificava mai. Il Bari, dunque, rappresenta una gioia incredibile ed è una squadra importante. Cosa non è andato fino ad ora? Si sono verificate diverse situazioni, sin dai tempi in cui militavo nel Bassano. Ad Alessandria, peraltro, ci ero approvato essendo in scadenza di contratto, il prezzo del cartellino coi veneti era abbastanza alto. Non sono riuscito poi a centrare la B coi grigi. Ho fatto tanta gavetta, credo che la mia sia l’età giusta per giocare in questa categoria. Per il percorso che ho fatto, questa tappa vuol dire tanto”.

Il giocatore piemontese, poi, si descrive. Suscita particolare curiosità la sua capigliatura: “I miei capelli? Mi rappresentano molto, anche nel modo di giocare. Caratteristiche? Mi piace stare tra le linee, voglio mettermi a disposizione di allenatore e compagni. Prima del mio arrivo ho sentito spesso il direttore Sogliano, lui mi ha osservato molto nelle prime partite di Coppa Italia con l’Alessandria. Gli è piaciuto il mio modo di interpretare le partite”.

Cosa non ha funzionato con l’Alessandria nella passata stagione? Sabato scorso, intanto, Iocolano ha rivisto diversi dei volti di una squadra – la Cremonese – che sino all’ultimo aveva conteso (poi spuntandola) la vittoria del girone A: “I lombardi sono stati miei rivali, al ‘San Nicola’ ho rivisto molti degli avversari che avevo conosciuto in Lega Pro. In coppa non ho potuto giocare, ero arrivato a Bari da pochissimo tempo. Con l’Alessandria ci siamo lasciati sfuggire una promozione già fatta ma non saprei dire cosa sia successo in particolare. Avevamo delle certezze, ma ogni minima cosa negativa ci stravolgeva. Poi, purtroppo, non abbiamo sfruttato neppure l’opportunità dei playoff”.

Buone, invece, le impressioni su mister Grosso e sui nuovi compagni: “Ci sono un sacco di giocatori, esperti e giovani. Io posso apprendere tanto da tutti loro. Il mister, invece, mi ha fatto una grande impressione. Ha una grande personalità nonostante la giovane età. La metodologia di lavoro dei primissimi giorni era incentrata sulla partita di Coppa Italia, col tempo sicuramente scoprirò altri aspetti”.

Questo, infine, il suo giudizio sulla B che verrà e sul ruolo che il Bari, potenzialmente, potrà recitare: “Il Bari in questo momento ha le carte in regola per disputare un ottimo campionato, anche se personalmente sono abituato a guardare partita dopo partita. Per il resto reputo questa B più difficile rispetto a quella delle edizioni passate. Sarà dura, a noi il compito di facilitarci tutti gli impegni”.






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