Brioschi: “Bari mi è rimasta dentro. Sono molto legato a Goretti, è un fratello per me”

Un estratto dell'intervista rilasciata dall'ex biancorosso alla rivista 'Il Calciatore'


Tifo Bari
Tifo Bari

Dalla vita da calciatore a quella di semplice attività in un bar nel cuore di Milano. Le giornate di Emanuele Brioschi, ex difensore del Bari in due periodi storici diversi (dal 1993 al 1996, poi dal 2004 al 2006), sono cambiate radicalmente da quando sono state appese le scarpe al chiodo.

La sua carriera vanta trascorsi importanti anche con le maglie di Bologna e Venezia, per un totale di 107 presenze in Serie A e 334 tra i professionisti (includendo anche Cosenza, Como e Cremonese). Ma l’esperienza maturata in riva all’Adriatico lo ha segnato più di ogni altra cosa: “Il mio vocabolario? Il barese – si legge sulla rivista ‘Il Calciatore’, articolo di Claudio Sottile – mi capita di utilizzare espressioni imparate durante i miei anni in biancorosso. Mi sento con orgoglio terrone, mi sento meridionale a tutti gli effetti. Bari mi è rimasta dentro”.

E sempre nella sua seconda parentesi con la maglia dei galletti Brioschi ha consolidato amicizie importanti fuori dal campo. Come quella con Roberto Goretti, attuale ds del Perugia: “Con lui – dice – ho giocato in varie nazionali giovanili, poi a Bologna, Bari e Como. Lui non è un amico, è un fratello”.






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