Sassuolo-Bari sarà una la partita del cuore per Francesco Palmieri. Barese verace ed ex attaccante biancorosso dal 2001 al 2003, ‘Checco’ è attualmente il responsabile del settore giovanile del club neroverde. La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistarlo per fare il punto sui galletti e sulla sfida di Tim Cup domani pomeriggio.
E’ lecito, a suo avviso, aspettarsi una sfida aperta ad ogni pronostico: “Sarà una gara secca – dice – entrambe cercheranno di fare del loro meglio. Ci saranno magari seconde linee da ambo le parti, ma ciò non precluderà in alcun modo l’interesse per questo evento. Nelle partite secche, poi, la differenza di categoria conta poco. In carriera mi è capitato tante volte, le sorprese sono sempre dietro l’angolo”.
L’ex attaccante biancorosso, poi, ha già visto in qualche modo i galletti arrivare sino ai quarti di finale di questa competizione. Era la stagione 2002/03, il Bari era in Serie B. E lui infortunato: “Era l’anno con Tardelli in panchina. Purtroppo non potei partecipare da protagonista, mi ero infortunato al ginocchio. Non la presi mica bene. Ricordo poco, se non il fatto che nella gara di ritorno contro la Lazio scese in campo Vantaggiato. Uno che alla fine ha fatto una buona carriera, si distinse bene contro una formazione di categoria superiore. L’ambiente di Bari visse quell’esperienza in coppa con grande passione. Demmo in un certo modo continuità al sesto posto ottenuto l’anno prima con Perotti”.
Bari in testa alla classifica di Serie B. Per molti una piacevole sorpresa, non per lo stesso Palmieri: “Me l’aspettavo. Il Bari è un’ottima squadra, ha un grande allenatore e può contare su un organico ben costruito da Sogliano. Può lottare per il ritorno in Serie A fino alla fine. A Bari, poi, è tornato l’entusiasmo. Galano? Lo conosco da quando era un bambino, ha sempre avuto qualità incredibili. Improta lo conosco un po’ meno, ma è un ragazzo molto interessante. Stanno facendo molto bene entrambi, spero possano continuare così”.
Immancabili, poi, i più sinceri auguri di compleanno rivolti a mister Fabio Grosso. Un amico, oltre che un collega stimato: “Beato lui, io ne ho quasi cinquanta! (ride, ndr). A parte questo, lo conosco da calciatore e soprattutto come persona. E’ un grandissimo allenatore, ai tempi della Primavera l’ho sfidato tantissime volte. Gli auguro di continuare a far bene, spero possa regalare una grande soddisfazione ai galletti”.
Battuta finale sul cambio in panchina in casa Sassuolo. Fuori Bucchi, dentro Iachini: “Purtroppo i risultati hanno inciso per questa scelta. Ora c’è Iachini, lo stimo e speriamo di poter invertire subito la tendenza. Mi spiace per Bucchi, è un amico, un ragazzo per bene e bravissimo allenatore. Puntiamo ad allontanarci dalla zona pericolosa di classifica”.
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