Cornacchini: «Loro giocheranno come se fosse una finale, ma il Bari è vivo e ha ferocia. Ho le idee chiare, ma sulla formazione iniziale…»

Le parole del tecnico biancorosso alla vigilia dell'esordio in campionato contro la Sicula Leonzio


BARI – Tutto pronto per l’esordio in campionato. Domenica, alle ore 17:30 sul terreno del “Sicula Trasporti Stadium-Angelino Nobile” di Lentini, partirà l’avventura del Bari nel girone C del torneo di serie C e l’allenatore Giovanni Cornacchini ha oggi introdotto la gara nella consueta conferenza stampa.

«Una partita del genere mi sembra si carichi da sola – ha esordito il mister – non che i precedenti impegni fossero da meno, ma finalmente si inizia seriamente. Non ho mai nascosto che ci interessa soprattutto il campionato e sono felice che il momento di cominciare sia arrivato, sicuro che i ragazzi siano pronti e praparati. La gara di Avellino? Non ho visto nulla di sconvolgente. Ho provato determinate cose perchè, nonostante abbia avuto un mese per farlo, non conosco benissimo tutti gli uomini a disposizione. Il ruolo da protagonista bisogna recitarlo dall’inizio alla fine, anche alternando inevitabili momenti di difficoltà. Siamo una squadra forte, ci chiamiamo Bari e affronteremo tutte le partite con la convinzione e la determinazione giusta. Ci vuole ferocia? Io ce l’ho e i ragazzi lo stesso. Anche i nostri avversari, però, l’avranno».

Che sfida si aspetta? L’ex Viterbese è sicuro nella sua risposta: «Mi aspetto di affrontare una squadra con determinate caratteristiche che contro di noi può darsi cambi qualcosina. La Sicula Leonzio è una squadra composta da giocatori validi che ripartono molto bene. Alcuni loro elementi li conosco bene avendoli visti giocare a Fano. Da brava squadra siciliana ci affronteranno al 200% dando tutto ciò che hanno dentro come se fosse una finale. Noi ci siamo però preparati bene, ma dobbiamo entrare in campo con la determinazione giusta. L’impatto deve essere idoneo e nervoso, altrimenti avremmo sbagliato da qualche parte e recuperare, poi, non è semplice e richiede maggiore lavoro. Nell’allenamento di ieri forse mi sono piaciuti in assoluto a livello di nerbo. Ho visto i miei vivi e mi è sembrato che avvertano l’inizio del campionato. Come accadrà sempre quest’anno, se affrontata con la testa giusta, questa è però una partita alla nostra portata. La nostra condizione? E’ generalmente valida. Qualcuno un pochettino indietro c’è, ma sta uscendo fuori. Non saremo al top, ma stiamo bene. Floriano? Sta facendo dei sacrifici per poter rientrare ad allenarsi a pieno regime, ma non c’è fretta. Anche lui servirà come tutti gli altri. Antenucci? Può giocare da solo o con un trequartista dietro. Per uno che sa giocare, non ci sono problemi di questo tipo. Con Terrani o con Neglia si è sempre distinto. Schiavone? E’ in crescita e sta bene. Ha qualità tecniche importanti e offre valide alternative a centrocampo».

Massimo riservo invece sulla formazione iniziale: «Non me la sento di anticipare nulla. Devo pensare bene a molte cose per poter far muovere la squadra in una certa maniera. Non posso illustrarvi delle scelte che poi potrebbero cambiare. Dico solo che il portiere è Frattali».

Anche la scorsa stagione è iniziata con l’estromissione dalla Coppa Italia e queste sono le riflessioni del tecnico biancorosso: «Non sono affatto scaramantico. Sicuramente ci sono delle analogie con l’inizio della scorse stagione quando abbiamo perso in Coppa Italia di D contro il Bitonto, ma questo è un campionato diverso, forse con qualche difficoltà in più, ma siamo assolutamente attrezzati per fare bene. Non mi esalto quando le cose vanno bene, non mi deprimo quando arriva qualche sconfitta come quella maturata domenica scorsa. Qualcosa di valido si è fatto e pensare completamente in modo negativo mi sembra un po’ esagerato. Questo resta comunque un mio pensiero».

In ritiro il Bari ha provato il 4-3-3, mentre nelle prime uscite stagionali i galletti si sono schierati col 4-2-3-1 e il 4-4-2. Il 54enne di Fano ci ha tenuto a precisare che non c’è da preoccuparsi: «Ho le idee chiare sin dall’inizio. Ho voluto provare alcune cose anche se dico sempre che i sistemi di gioco contano relativamente. Dobbiamo pedalare e lavorare in maniera tosta. Lavorare a centrocampo a quattro o a tre cambia poco. Le mie idee me le sono fatte da tempo e volevo delle conferme che poi ci sono state».

L’ultima battuta riuguarda il calore dei tifosi: «Loro ci sono vicini e mi sembra lo abbiano dimostrato anche ieri vennedo al campo di allenamento in massa. Ci stanno seguendo alla grande e rappresentano un aiuto aggiuntivo per fare ancora meglio».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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