Scavone: «Spero nel ritorno di ritrovare la continuità e il gol. Il “progetto Bari” mi ha convinto subito. La Reggina? Se vincessimo in casa loro…»


Non ha vissuto un girone d’andata esaltante, ma Manuel Scavone ha tanta voglia di riscatto.

La prima giornata del girone di ritorno è stata rinviata e forse, per lui è stato anche un bene. «Diciamo che non è stato un anno fortunato – ha dichiarato nel corso del programma “TB Sport” in onda su Telebari – speriamo di ripartire alla grande nel prossimo e di poter dare anch’io il mio contributo mettendo in campo tutto ciò che è nelle mie possibilità. Parlo per me e dico quindi che, personalmente, la pausa va bene. Mi permetterà infatti di recuperare al meglio. La squadra voleva però giocare perché stavamo bene mentalmente e perché questo era un periodo positivo. Prendiamo atto della decisione anche se in questi giorni stiamo continuando a lavorare tanto a livello fisico per cercare di mantenere questo stato di forma. Poi staccheremo per le vacanze di Natale e torneremo ad allenarci il 2 gennaio per preparare la prossima gara. Abbiamo voglia di continuare la nostra striscia positiva».

Il 32enne di Bolzano si ritrova spesso a parlare con Vivarini nel corso degli allenamenti ed à lui stesso a spiegarne il motivo: «Da quando è arrivato il mister mi ha subito dato fiducia e infatti ho giocato le prime cinque partite. Poi ho avuto qualche problema fisico, ho disputato altre due gare, ma non stavo bene. Si è aggiunto un problema muscolare e, quando sono rientrato, ho dovuto sudare e pedalare per tornare in forma. Tra l’altro, quando sono stato fuori, è stato anche cambiato il modulo di gioco e quindi col mister ho spesso dei confronti per capire quali siano i movimenti che lui sta cercando. Mi dispiace perché, ogni volta che stavo iniziando ad entrare in forma, ho avuto questi problemi, per fortuna piccoli, che spezzano la continuità e quest’ultima è fondamentale per un fisico longilineo come il mio. Spero nel girone di ritorno di ritrovare anche la vita del gol».

La Reggina continua a primeggiare in classifica con largo margine di vantaggio sul Bari e lo scontro diretto, in programma a fine gennaio, potrebbe rappresentare un’opportunità unica per riaprire il discorso promozione diretta. «Se vincessimo in casa loro, sarebbe importante e si potrebbe riaprire il campionato – ha ammesso il centrocampista trentino – l‘obiettivo in questo momento è comunque quello di pensare a noi e fare le cose che dobbiamo fare, cercando di vincere tutte le partite. Se loro dovessero sbagliare, è bene che trovino una squadra dietro che non sbagli e gli stia alle calcagna».

Su cosa abbia provato quando quest’estate è arrivata la chiamata del Bari, il numero 29 dei galletti ha raccontato qualche particolare: «Ho subito valutato il progetto sportivo ed ho capito da subito fosse molto interessante, quindi ho accettato ben volentieri. Qui ho poi vissuto in passato un anno positivo e bello e sono stato molto bene in città. Un aiuto nella decisione finale me l’ha dato Di Cesare. Durante la trattativa, ci siamo sentiti e lui mi ha parlato bene dell’idea che aveva in testa la società e quindi per me è stato un po’ più semplice trovare la quadra e accettare questa soluzione».

Inevitabile in chiusura rivivere brevemente cosa abbia rappresentato per lui il brutto incidente occorsogli con la maglia del Lecce nella scorsa stagione: «Quando vivi quei momenti, poi ritrovi il piacere anche delle piccole cose. Ritornare poi a fare il mio lavoro, cosa che non era così scontata, lo apprezzi ancora di più. Per fortuna ho passato indenne quell’episodio e questo adesso mi dà ancora più forza per continuare. Adesso non ho più paura di saltare di testa, ma all’inizio, quando ho ripreso ad allenarmi, un po’ di timore devo confessare che ci fosse».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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