Maita: «Giocare a Bari è un onore! Pensiamo solo a vincere sempre e ad andare in Serie B. Il Foggia…»


Ormai è un leader indiscusso del centrocampo del Bari. Con l’arrivo di mister Auteri, Mattia Maita occupa stabilmente la zona nevralgica del campo a dettare i tempi del gioco biancorosso. Nella scora gara contro il Catania aveva accusato qualche fastidio, ma il calciatore nato a Messina ha voluto assicurare i tifosi attraverso i microfoni di RadioBari, media partner della SSC Bari: «Per fortuna nulla di grave. Contro il Catania ho avuto solo un crampo molto forte dovuto alla stanchezza. Mi sto allenando regolarmente, poi sarà il Mister a fare le scelte, come è normale. Una cosa è certa, chiunque scenderà in campo darà il suo importante contributo perché questa squadra è forte».

L’ex Catanzaro si sente molto responsabilizzato nel giocare in questa piazza e confida molto in Auteri per risalire dopo l’occasione persa nello scorso campionato proprio sul traguardo: «Per me giocare a Bari è un onore. Sono arrivato lo scorso gennaio e ho sempre sentito la responsabilità di indossare questa maglia. E’ normale che la competizione sia altissima e ognuno di noi sta dando il massimo, in allenamento come in partita. Il Mister ha l’imbarazzo della scelta, sta a noi metterlo in difficoltà nelle scelte. Ho la fortuna di conoscere mister Auteri da tempo, di aver già lavorato con lui. Credo però che l’importante non sia il singolo, ma il nostro obiettivo comune. La sconfitta in finale pesa ancora, pensiamo solo a portare il Bari in Serie B e poi ancora più in alto. E’ importante che il gruppo vada bene e che i risultati continuino ad arrivare».

Il gruppo è compatto e concentrato e il 26enne siciliano non ha perso occasione di spendere belle parole. «In questo spogliatoio c’è gente esperte come Valerio Di Cesare e Mirco Antenucci – si legge sul sito uficiale del club – gente che sa come fare in modo che tutti remino nella stessa direzione e che diano il massimo. Anche i nuovi arrivati sono tutti bravissimi ragazzi. Credo ci sia davvero tutto per fare bene».

Il torneo si prevede lungo, difficile ed imprevedibile, ma l’obiettivo del Bari è uno solo, come spiegato dal numero #4 dei galletti: «Il Girone C è sempre stato molto difficile e credo che quest’anno l’asticella si sia ulteriormente alzata. Spesso i campi non sono al meglio e per una squadra tecnica come la nostra, che cerca sempre lo sviluppo del gioco, i problemi siano maggiori, ma ci adattiamo a tutto cercando di portare a casa i tre punti sempre, con qualunque arma. Con la cattiveria e la voglia di arrivare prima su ogni pallone. Quest’anno l’unica cosa che conta è vincere, arrivare all’obiettivo e farlo attraverso il lavoro del gruppo. Noi siamo consapevoli di questo, delle aspettative e della responsabilità che abbiamo».

Alle porte c’è un derby insidioso e il centrocampista biancorosso ne è consapevole: «Il Foggia è squadra temibile, magari partita un pò in ritardo, ma con valori importanti. Ma ripeto, noi andiamo sempre in campo per vincere. La squadra più temibile del girone? Credo la Ternana».

L’ultima battuta ha riguardato la situazione emergenziale attuale che non permetterà di vedere lo “Zaccheria” colorato e pieno di sostenitori degni di una sfida del genere: «La situazione impone che i tifosi non possano venire allo stadio, ma loro sanno come starci vicini, attraverso i social o altro. Speriamo che presto si possa tornare alla normalità perchè, a mio parere, senza il pubblico sembra di giocare delle amichevoli. Il bello del calcio è anche andare a Foggia davanti a 15 mila tifosi, sentire l’atmosfera, l’aria, i cori. Situazione bruttissima, ma dobbiamo andare avanti con speranza».






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