De Laurentiis: «Multiproprietà? Aspettiamo le decisioni della FIGC, ma eravamo consci di questi problemi! Polito un leader, Mignani serio e concentrato. Prometto ai tifosi…»


Il ritiro del Bari sta ormai entrando nel vivo, nonostante l’esplosione di casi di positività al Covid fatti registrare nel gruppo negli scorsi giorni. A parlare di questo e di altro è stato Luigi De Laurentiis durante la trasmissione “Gioco di squadra” andata in onda su TeleBari.

«Non mi auguravo che potesse accadere proprio al nostro gruppo – ha esordito il presidente del Bari – è una situazione un po’ complessa che ovviamente non ci auguravamo di passare. Devo fare i complimenti al nostro staff perché sono sempre stati perfetti sin dalla stagione scorsa ad osservare i protocolli, ma abbiamo visto  l’impennata dei contagi e come negli ultimi tempi la “variante Delta” abbia complicato di tanto la casistica. Stiamo comunque continuando il lavoro di preparazione di tutti gli altri atleti, gestendo giorno dopo giorno la situazione. Stiamo facendo giornalmente tamponi a tutti, cercando di contenere al massimo l’episodio, in concerto con le ASL locali, e ci stiamo organizzando per trasportare i positivi lontano dal ritiro per poter proseguire l’allenamento in maniera bonificata e tranquilla. Stavamo pensando ad un’amichevole per la seconda settimana di agosto, ma visti anche gli ultimi episodi di positività al Covid, penso che in maniera rispettosa cancelleremo i prossimi eventi proprio per essere tranquilli e per non creare problematiche agli altri».

Inevitabile che poi l’attenzione si focalizzasse sull’argomento “multiproprietà”: «L’approdo della Salernitana in serie A messo in luce queste problematiche su cui poi la FIGC si è dovuta concentrare, confrontandosi in primis con Lotito per individuare la migliore soluzione possibile. Credo che questo momento così concitato, legato alla necessità di trovare tutte le garanzie necessarie ad iscrivere la squadra campana alla massima serie, abbia fatto da cassa di risonanza non indifferente e abbia creato tutto questo grande rumore. Quando abbiamo deciso di prendere il Bari eravamo però già consapevoli della problematica legata alla multiproprietà. L’essere imprenditori comporta anche il doversi accollare tanti problemi e il dover fare delle scommesse. Noi ci siamo fatti quindi carico anche della problematica di investire in un’azienda con la prospettiva di poterci trovare di fronte a una situazione simile. Nelle prossime settimane o nei prossimi mesi, a seconda di quello che verrà deciso, faremo le nostre considerazioni e capiremo come settarci e prepararci al meglio di fronte a tutto questo».

Quanto a Ciro Polito: «Il direttore è stato in primis un calciatore ed un portiere che ha giocato in tutte le categorie. N0onostante i suoi 42 anni, è una persona che ha una grandissima esperienza nel mondo del calcio e ogni giorno mi insegna qualcosa. Ovunque sia stato ha sempre dimostrato di essere un leader nello spogliatoio e sa quindi parlare ai giocatori, sa coinvolgere il gruppo e sa costruire quella che è la mentalità giusta. L’ho visto all’opera e posso testimoniare che si interfaccia con tutti i comparti del gruppo di lavoro, sposandosi appieno con quello che è il mio credo. Si sta adoperando per costruire un gruppo, per motivare e controllare ogni singolo dettaglio».

Il numero uno dei galletti, come si apprende dal video pubblicato sui canali ufficiali del club, ha quindi affrontato il discorso dei rinnovi e sul clima che si respira in ritiro: «Da quando Polito è arrivato in ritiro, è stato il primo a parlare ai ragazzi, conscio del fatto che molti andranno via ed altri resteranno, non avendo quindi perfettamente l’idea di quella che sarà poi la compagine finale. Bisogna però essere innanzitutto uomini e poi professionisti e proprio per questo ci si allena dalla mattina alla sera, con dedizione e impegno, a prescindere da quelli che saranno poi i piani della società per ogni singolo giocatore. Fino a quando si sta in questo ritiro ci si impegna. Con coloro i quali hanno avuto la riconferma di rientrare nei nostri piani, parliamo in maniera intelligente proprio per cominciare a costruire un nuovo corso e una nuova mentalità proiettata ad una grande ambizione nel tentativo di raggiungere un risultato troppo importante per questa piazza. Col direttore ci siamo parlati in campo per un per un bel po’, sia oggi che ieri, e ci siamo confrontati su tante tematiche. Prima di tutto concordiamo sul fatto di mantenere alto l’entusiasmo nei ragazzi sebbene non ci si riesca ad allenare al 100%. Nonostante tutto bisogna lavorare sempre con lo stesso impegno e la stessa energia, cose importantissime in questo momento di costruzione del gruppo. Non possiamo perdere nessun giorno».

Il massimo dirigente del club biancorosso ha poi parlato di mister Mignani e degli obiettivi futuri: «Ci siamo confrontati col mister che vedo sereno e molto concentrato. È ovvio che sia in apprensione per quanto sta accadendo in questi ultimi. Ha uno staff di livello e di cui sono molto contento e mi fa piacere notare anche una grande affinità e sintonia tra lui ed il direttore sportivo. Credo che questo sia già un primo tassello molto importante per passare al prossimo step, verso un inizio di campionato serio, concentrato e ambizioso. Questo è un Bari che deve prepararsi a entrare in guerra. Siamo veramente motivati e l’ho sempre detto, anche il giorno dopo aver perso la finale playoff di due stagioni fa. Ovvio che ci metti un po’ di più a rialzarti, ma anche quello scorso è stato un anno pieno di delusioni e di problematiche. Nonostante tutto sono immediatamente ripartito al 100% dopo l’ultima gara dei play-off e non ho perso tempo a cercare le persone giuste per costruire un nuovo percorso di quelli solidi e seri».

Aspetti fondamentali sono anche quelli legati al settore giovanile e al centro sportivo, senza dimenticare le nuove casacche: «Il settore giovanile è importantissimo e anche lì siamo sempre “in fieri”, attenti a scegliere le risorse giuste. Si riparte con un nuovo corso. Il centro sportivo? Vedremo! Usciamo da un periodo veramente difficile, complesso e lungo e dobbiamo ripartire innanzitutto col riaprire gli stadi a tutti i nostri tifosi. Poi penseremo anche al resto. Le nuove maglie? Saranno bellissime e sono molto contento perché rappresenteranno sempre con grande eleganza questa città così bella e così importante. Non vedo l’ora di presentarle ai tifosi, spero per i primi di agosto, ma è ovvio che la situazione in atto difficilmente ci permetterà di farlo in piazza perché sarei l’ultimo a desiderare degli assembramenti. Lo faremo quindi in un ambiente al chiuso, solo con i giornalisti e le presenteremo al pubblico in maniera originale».

Il 42enne romano è concentrato anche sulla campagna abbonamenti: «Proprio domani ho una videocall col mio gruppo, finalizzata a capire quali politiche intraprendere per la prossima campagna abbonamenti che lanceremo nelle prossime settimane. Vorremmo riportare più tifosi possibili allo stadio, andando ovviamente di pari passo con quelle che saranno le direttive del nostro governo.

L’ultima battuta ha riguardato la tifoseria: «Abbiamo bisogno dei nostri tifosi e del loro entusiasmo. Cosa posso promettere loro? Che il gruppo sta lavorando giorno e notte per costruire un nuovo percorso e per andare ad agguantare un titolo che desideriamo ormai da qualche anno ed è troppo importante per noi. Questo ci da una responsabilità gigantesca che sento sulle mie spalle. Tutti prenderanno con grande serietà e con grande responsabilità questo compito ed io farò di tutto perché ciò accada».






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