Polito: «Abbiamo ragazzi umilissimi che vogliono far sognare una città, ma c’è una minoranza di tifosi che mormora! Contro il Sudtirol sarà una finale anticipata…»

Le dichiarazioni del Direttore Sportivo biancorosso al termine del match vinto contro il Benevento


BARI – Al termine della sfida tra Bari e Benevento, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato a sorpresa Ciro Polito che ha così spiegato la sua presenza dopo la rotonda vittoria barese per 2-0: «Di solito intervengo quando si perde, ma stavolta ho chiesto di venire in conferenza stampa anche per far capire alla città che questa squadra sta cercando di farla sognare. Non ci dobbiamo però dimenticare che siamo pur sempre una neopromossa, composta da ragazzi umilissimi e vi posso garantire anche molto sensibili. Vivono da vicino l’ambiente e la maggior parte di loro ci sta mettendo l’anima in ogni gara. Poi, a volte può andare bene, altre volte meno bene. La riconoscenza che ha avuto la curva nel cantare a fine gara “vi vogliamo così” rappresenta un segnale bellissimo che carica a mille i ragazzi».

Il Direttore Sportivo biancorosso ha però poi messo in evidenza che non tutto il pubblico remi dalla stessa parte: «Vi posso dire anche che per colpa di quella minima parte di pubblico, collocata soprattutto in tribuna, che mormora sempre ad ogni passaggio indietro o che pensa che alla prima occasione la squadra debba fare gol, i ragazzi ne risentano. Le partite sono tutte tirate, si muore veramente su ogni palla ed è normale che sia così perché all’inizio del campionato si è più spumeggianti e il risultato magari non pesa come adesso. Non dobbiamo quindi pensare di essere il Real Madrid o il Manchester United che alla prima occasione fa gol per poi battere tre o quattro a zero gli avversari. Questa è una squadra umile, che lotta su ogni palla. Stanno dando tutto per la città e per loro stessi perché la serie A l’hanno visto solo sulle figurine. Dobbiamo fare tutti un corpo unico fino all’ultimo giorno. Proveremo a centrare la promozione direttamente o attraverso i playoff. I miracoli li fa il Signore, mentre noi più di questo non possiamo fare».

Il dirigente biancorosso ha poi speso qualche parola per Morachioli, entrato nella ripresa ed autore di una grande prestazione: «E’  un ragazzo che la prima volta ho definito “bellino” per dire che ha delle qualità diverse dagli altri. Per me è un giocatore che può fare molto di più, che ha delle caratteristiche che gli altri non hanno. Ha una forza nelle gambe ed uno strappo che hanno in pochi, e infatti ogni volta che ti punta va via. Questo minutaggio che sta avendo, credo che in futuro possa rappresentare un valore aggiunto. Sta crescendo e ce lo teniamo stretto. Nel mercato di gennaio non abbiamo puntato sui nomi e speriamo che i rinforzi ci diano il proprio supporto».

L’ex portiere partenopeo ha voluto anche elogiare mister Mignani: «Faccio un applauso al mister perché è un allenatore sotto certi aspetti abbastanza integralista e quindi cambiare per lui è quasi una tortura. La lettura che ha avuto però a fine primo tempo, per è la lettura di un allenatore che è in grande crescita. Per tutto quello che ha fatto questa squadra bisogna dire grazie a questi ragazzi, ma anche grazie a lui. Viene anche lui dal niente e a lui non importa se ti chiami Morachioli, Folorunsho o Antenucci. Per lui sono tutti uguali. Se metterei la firma sul terzo posto? Non metto la firma su niente, ma voglio che fino all’ultimo ci giocheremo le nostre carte».

Il 42enne napoletano si è congedato dai microfoni della stampa proiettandosi sul prossimo impegno contro il Sudtirol: «Credo che sia una finale anticipata perché dopo ci saranno ancora sei partite. In questi ultimi tempi una settimana sei sotto e la settimana dopo sei sopra, quindi bisogna essere solidi e mantenere i nervi saldi. Non è una partita che ti sposta gli equilibri, anche se è normale che vincendo a Bolzano si darebbe uno strappo alla classifica. L’importante è però mantenere questo equilibrio che stiamo vivendo ora e continuare a cercare di fare più risultati possibili. Quando arriveremo in fondo, tireremo una linea. Il premio promozione? Ne ho parlato anche con il presidente e la società provvederà e farà sentire il proprio supporto, come ha sempre fatto. I ragazzi sono comunque tutti già contrattualizzati con un premio ad obbiettivo e quindi il tutto è già stato pensato…».






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