Corrado Colombo a Bari nel pallone: “Col Pisa i galletti dovranno fare una grande partita. Nell’anno di Conte…”

Ecco il parere dell’ex attaccante di pugliesi e toscani sulla sfida odierna in programma al ‘San Nicola’


Corrado Colombo ai tempi del Bari, stagione 2008/09
Corrado Colombo ai tempi del Bari, stagione 2008/09

Bari-Pisa sarà una sfida sentita anche per Corrado Colombo. L’attaccante nativo di Vimercate ha infatti indossato le maglie di pugliesi e toscani tra il 2008 ed il 2009, sempre in Serie B e sotto le sapienti guide di Giampiero Ventura ed Antonio Conte, entrambi tecnici dei galletti e successivamente della Nazionale Italiana di calcio. Il giocatore – ora in forza alla Pistoiese, squadra di Lega Pro – nelle due annate di riferimento ha collezionato 28 presenze e 5 reti. Come si risolverà, questo pomeriggio, la sfida del ‘San Nicola’? La nostra redazione ha chiesto un parere proprio all’ex Under 21 (dal 1999 al 2001).

Oggi al ‘San Nicola’ si sfideranno due squadre a caccia disperata di punti. Il Pisa per tentare di restare aggrappato alla B, il Bari per non perdere definitivamente il treno playoff. Che gara si aspetta?
“Sicuramente il Bari dovrà fare una grande partita, ultimamente non sta facendo bene. E si trova di fronte un Pisa che, purtroppo, penso si ritrovi ormai condannato alla Lega Pro dopo i tanti problemi societari che ha dovuto affrontare”.

Si aspettava un Bari in questa posizione di classifica? E quanto l’ha delusa sin ora il rendimento dei galletti?
“Le aspettative erano diverse, a maggior ragione dopo il cambio di allenatore. Colantuono è un grande tecnico e soprattutto preparato, lo dimostra la carriera che ha fatto ed i campionati vinti in Serie B. Anche il mercato di gennaio è stato importante, per questo mi aspettavo il Bari in un’altra posizione in classifica”.

Crede che in queste ultime 4 gare i playoff possano essere riacciuffati oppure è troppo tardi?
“I conti si fanno sempre alla fine. Queste ultime partite sulla carta potrebbero essere facili, ma sappiamo tutti come in B gare semplici non ve ne siano in realtà. Tutto sta nell’atteggiamento che si mostrerà in questo tipo di gare”.

Lei però un campionato a Bari lo ha vinto, con Conte in panchina. Quale fu il segreto del successo di quell’annata?
“Sicuramente fu un’annata strepitosa, fantastica. Il segreto di quei successi risiede nel mister Conte ed in tutto il suo staff, Ventrone lo reputo uno dei migliori preparatori atletici d’Italia. E non meno importante era la voglia di vincere che ci veniva trasmessa durante il lavoro quotidiano”.

Pochi i suoi gol in biancorosso, ma molto belli. Basti pensare alla rovesciata del ‘Partenio’ contro l’Avellino: che ricordi ha di quella gara e di quel momento particolare?
“Quella sfida purtroppo la perdemmo, malgrado quel gol in rovesciata fu molto bello. Ne siglai anche altri simili. La sconfitta di Avellino poteva starci in un percorso lungo fatto da 42 giornate di campionato”.

Quali invece i suoi ricordi legati all’esperienza di Pisa?
“Li ero arrivato a gennaio in Toscana e subito dopo il fallimento dello Spezia. Il Pisa si trovava ai vertici del campionato ma non appena arrivai mi infortunai alla caviglia destra e rimasi fuori per un bel po’. C’era Ventura. Con lui non ho avuto sinceramente un grandissimo rapporto, ma si vedeva che era un uomo di calcio e che insegnava calcio. Poi poco dopo cambio la società ed al timone del club arrivò Pomponi”.

Pronostico per oggi pomeriggio?
“Penso e spero vinca il Bari. Spero che un eventuale successo possa far ritornare l’entusiasmo ad una tifoseria meravigliosa e che potrebbe essere dare una marcia in più in questo finale di stagione e negli eventuali spareggi promozione”.






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Collaboratore ed aspirante Pubblicista. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio di Bari e Provincia

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