Colantuono: “Non possiamo cullarci e quindi massima attenzione al Brescia. Probabile il ricorso al turnover…” (VIDEO)

La conferenza stampa del tecnico dei galletti alla vigilia di Bari-Brescia


Alla vigilia dell’impegno contro il Brescia, Stefano Colantuono ha tenuto la sua consueta conferenza stampa pre partita ed ha analizzato i temi principali di una gara che la sua squadra ha l’obbligo di non fallire. Come le restanti 15, del resto. L’esaltante vittoria a Benevento è ormai alle spalle e il rischio di accusare un pizzico di appagamento è reale, ma l’allenatore dei biancorossi ha sgombrato il campo da qualsiasi dubbio: “Mi fa piacere vedere che la squadra si stia comportando in una certa maniera, ma non essendo nella mente dei miei calciatori, posso solo stimolarli. Ho parlato con loro e sanno che non ci possono essere cali di concentrazione. Il torneo impone un’altra partita dopo soli 3 giorni dalla precedente? Accetto sempre quello che il calendario propone, ma in questi casi, forse, credo sia meglio giocare subito. Non dobbiamo cullarci e dobbiamo essere consci che i complimenti lasciano il tempo che trovano. Una squadra forte non può pensare a quello che è successo qualche minuto prima e a gioire, ma deve pensare sempre al futuro a prescindere dal risultato appena conseguito. Se vogliamo crescere, dobbiamo far diventare la sfida successiva come quella più importante dell’anno e domani c’è il Brescia. Poi sarà la volta dell’Entella, del Frosinone e via dicendo“.
Le rondinelle, appunto, sono un ostacolo ostico. Venerdì scorso hanno ottenuto un rotondo e convincente 4-1 che ha permesso ai lombardi di uscire dalla zona play out e di superare un momento particolarmente critico. “Abbiamo l’obbligo di fare punti – ha dichiarato il tecnico del Bari entrando più nel merito del match di domani – contro una formazione che ad inizio stagione è partita molto forte ed ha giocatori molto interessanti che fanno la differenza. Alludo a gente esperta come Caracciolo e qualche giovane presente in rosa. In qualche occasione hanno raccolto meno di quanto meritassero, ma contro il Cittadella hanno fatto molto bene. Certo, l’espulsione di un calciatore avversario li ha un po’ favoriti, ma anche se giochi in superiorità numerica, i gol devi poi farli e loro ci sono riusciti egregiamente. Per questo motivo pretendo dai miei ragazzi la massima attenzione e lo stesso rispetto di sempre, evitando di guardare la classifica e mettendo in campo la giusta umiltà. Senza queste qualità non si fa molto strada“.
Il ritmo serrato di partite imporrà il ricorso ad un auspicabile ed oculato turnover. A tal proposito Colantuono non ha ancora preso decisioni definitive: “E’ molto probabile che scelga di fare delle rotazioni, ma non so dirvi chi avvicenderò. Qualcuno è alle prese con qualche problemino non grave e a distanza di 2 giorni non rischierei di far giocare chi non è al massimo. Raicevic non è disponibile, mentre Capradossi ha accusato qualche fastidio. Macek? Bisogna valutare bene le sue condizioni. Greco? I nuovi li abbiamo presi perché vogliamo anche vederli. Stesso discorso per Parigini e Furlan che non è detto non giochino domani sera. Dobbiamo dare loro l’opportunità di aumentare il minutaggio senza creare scompensi all’equilibrio della squadra. Ci sono ancora 24 ore e faremo tutte le valutazioni del caso. Tutto è però possibile“.

Stefano Colantuono, allenatore del Bari
Stefano Colantuono, allenatore del Bari

A freddo, la serata del “Vigorito” deve indurre a fare riflessioni serene a 360 gradi ed impone riflessioni sia sulle tante luci, ma anche sulle ombre che ha palesato. Considerando i tre gol incassati, anche il presidente Giancaspro, con tono evidentemente scherzoso, nel post gara si era augurato che il punto debole della squadra non fosse diventato ora il reparto arretrato. L’opinione del mister biancorosso è come al solito schietta ed equilibrata: “In tutte le gare ci sono cose belle e meno belle. Mi dispiace che in questi due giorni si sia puntato l’indice contro la difesa. Ho fatto le mie osservazioni del caso ai diretti interessati, però vedrei il tutto da un altro punto di vista. E’ vero, abbiamo preso 3 reti, ma ne abbiamo fatte 4 e questo è possibile solo correndo anche qualche rischio in più. Il Benevento fa del potenziale offensivo la propria arma migliore ed ha messo in difficoltà chiunque con gente come Cissè, Ciciretti e Ceravolo che sono giocatori rapidissimi e difficili da contenere. Questo è un aspetto da considerare. Se volessi fare il fortino, tutte le partite terminerebbero 0-0. Noi vogliamo fare sempre più dei passi in avanti e abbiamo bisogno di vincere e quindi di segnare e, se vuoi fare questo, devi alzare un po’ la coperta anche a discapito della copertura difensiva. ci saranno partite in cui ci difenderemo meglio, ma avremo anche tirato di meno in porta. Suagher? Avevamo bisogno di alzare i centimetri in difesa in vista del prevedibile finale concitato durante il quale in area sarebbero potuti arrivare degli spioventi pericolosi. Il ragazzo è entrato molto. Avrei voluto metterlo anche prima ma non era mia intenzione dare un segnale di voler arretrare“.
A recitare un ruolo fondamentale in Campania è stato senza ombra di dubbi Cristian Galano. Il mancino foggiano ha messo a segno una splendida doppietta trascinando i compagni alla vittoria, ma il mister romano preferisce non parlare dei singoli: “Ha grandi qualità e dipende solo da lui decidere quale apporto dare alla squadra. Non mi stupisce il suo rendimento, ma preferisco guardare al collettivo. Le fortune della squadra passano anche attraverso il lavoro di quelli che non giocano ed aiutano a creare un ambiente sereno. Loro sono importanti quanto la parata di Micai o le giocate di Galano e Floro Flores. Chi tornerà a giocare domani farà una partita importante perché dietro c’è un bel gruppo che rema dalla stessa parte“.
In chiusura, Colantuono ha speso qualche parola sui tifosi e sul contagioso entusiasmo che la piazza sta montando in questi giorni: “Sono molto contento che i nostri supporter siano felici, ma noi dobbiamo pensare ad altro e a fare in modo che la gente poi festeggi. Dobbiamo uscire dalla prospettiva ‘up and down’. Non possiamo esaltarci e deprimerci in maniera altalenante come fa invece il tifoso. I giocatori devono assicurare il proprio grande impegno, la costanza e gli atteggiamenti giusti, provando a raggiungere i risultati con coscienza, senza lasciare nulla al caso. E’ necessario quindi condurre una vita privata da atleta, riposare e tenere alta la concentrazione. L’entusiasmo del pubblico dipende da quello che facciamo noi. La classifica è molto corta e ogni domenica ci sono variazioni. Sono convinto che Aprile sia il periodo che potrà dare dei giudizi non definitivi, ma quasi“.






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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