Mignani: «Difficile spiegare una prestazione del genere! Siamo stati poco squadra, lunghi e confusionari. Sono deluso e non salvo niente…»

Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso al termine della gara persa 1-0 contro la Juve Stabia


Nel post gara del match giocato dal Bari in casa della Juve Stabia, valevole per la tredicesima giornata di serie C, Michele Mignani ha tenuto la sua consueta conferenza stampa per analizzare a caldo la sconfitta per 1-0.

«Onestamente è difficile spiegare una prestazione di questo genere – ha esordito l’allenatore del Bari – Abbiamo fatto bene solo i primi 10 minuti del primo tempo, quando siamo riusciti a gestire discretamente la palla magari pur non creando molto. L’obiettivo era quello di tenere la partita in condizioni di potercela giocare, ma poi ci siamo allungati molto e abbiamo concesso il fianco alle loro ripartenze. Gli attaccanti hanno provato ad essere aggressivi in avanti, ma se il resto della squadra non li segue diventa dura. Devono abbassarsi ed accorciare la squadra. Questo l’abbiamo fatto poco bene sebbene avessimo preparato la partita in un certo modo. Non si è riusciti a fare niente di quello che avevamo in mente».

Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio il pomeriggio vissuto al “Romeo Menti”: «Abbiamo subito il rigore in una situazione simile a tante altre e nel secondo tempo abbiamo avuto troppa ansia di riprendere la partita. Abbiamo giocato in modo confusionario, senza una logica ed un criterio. Può succedere di andare sotto di un gol e non bisogna farsi prendere dall’ansia. In questi casi devi averla la forza, la capacità e l’equilibrio di pensare di poterla riprendere. Ho provato a cambiare qualcosa, ma loro stati bravi ed ordinati, mentre noi abbiamo creato veramente poco. Quindi ritengo quella di oggi una prestazione brutta. Ora bisogna resettare, ripartire e ricredere in quello che si è fatto fino alla settimana scorsa».

Secondo il 49enne di Genova c’è la necessità di voltare subito pagina: « Penso che il campionato non si vinca oggi e probabilmente non si vincerà domenica prossima, però per arrivare dove vogliamo arrivare, bisogna dare continuità di risultati e a volte, quando non puoi vincere perché c’è un avversario che ti impensierisce o che comunque fa la sua partita, non la devi perdere. Oggi abbiamo fatto poco bene anche la nostra fase di non possesso e nel secondo tempo è stato molto più semplice pensare che la Juve Stabia potesse raddoppiare piuttosto che il Bari potesse pareggiare».

A chi gli ha chiesto il perché di uno schieramento a 2 a centrocampo e a 4 in avanti nel secondo tempo, l’ex Modena e Siena ha fornito la sua chiave di lettura: «Quando trovi una squadra che si abbassa, devi cercare di farla aprire. Se giochi con il trequartista e il centrocampo a 3, non trovi spazio. Nei primi minuti dopo il suo ingresso in campo, Marras ha dato vivacità e lo stesso ho chiesto a D’Errico. Poi loro hanno cambiato qualcosa e non siamo stati più pericolosi».

Quanto a cosa lo faccia incavolare della gara odierna: «Il fatto che secondo me siamo stati poco squadra sotto tutti gli aspetti. Le partite si possono perdere ed è giusto riconoscere sempre i meriti dell’avversario che ha sicuramente preparato bene la partita, però c’è modo e modo di perdere. L’avevo detto già a Francavilla e oggi penso più o meno la stessa cosa. Se avessimo provato a riprenderla nella maniera giusta, accetterei diversamente questo verdetto. E’ normale quindi che sia deluso e, come sempre ,è giusto che l’allenatore si prenda le proprie responsabilità del fatto che oggi si sia vista in campo più confusione che organizzazione».

Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione: «Di solito si impara dagli errori. Penso che nell’arco di un campionato si possano perdere o vincere delle partite pur non meritandolo. Oggi però c’è poco da salvare. Cerco sempre di essere obiettivo e razionale e in questo momento noto che siamo stati poco squadra nel primo tempo, siamo stati lunghi nel secondo tempo e che ognuno abbia cercato di risolvere la partita da solo. Nel calcio ci vuole però organizzazione, bisogna far aprire gli avversari e vincere i duelli. Oggi invece si è avuta la sensazione che fosse più facile subire il 2-0 invece che pareggiare».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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