E’ un Bari più maturo? Lo dirà il Benevento. Ma i 4 gol subiti all’andata gridano vendetta

Una prestazione convincente al ‘Vigorito’ può alimentare i buoni propositi. Servirà massima concentrazione


Uno degli scatti dell'ultimo Bari-Benevento: una sconfitta che brucia
Uno degli scatti dell’ultimo Bari-Benevento: una sconfitta che brucia

Dopo la Ternana, il Benevento. Il Bari è chiamato a dare continuità alla buona prestazione sciorinata al ‘San Nicola’ contro la formazione allenata dall’ex Gautieri. Tanti sono stati i consensi che la squadra ha ricevuto, in particolare il trio d’attacco composto da Brienza, Galano e Floro Flores. Una triplice intesa che sembra già funzionare molto bene. Non è passata inosservata neppure una maggiore intensità da parte di tutti, ma un quesito sorge spontaneo: è una squadra già all’altezza delle grandi oppure bisognerà ancora attendere?

TEST IMPORTANTE
– Il motivo di tale interrogativo è presto spiegato. La Ternana di sabato è parsa una squadra in netta difficoltà: tralasciando un attimo il gol di Di Noia, raramente le fere hanno avuto la capacità e la forza di far male alla compagine biancorossa, la loro manovra è spesso apparsa molto lenta ed il portiere Aresti ha evitato un passivo ben più pesante. A ciò si aggiungano anche le 7 sconfitte maturate in 8 gare ed ecco spiegato il penultimo posto in classifica. E’ anche vero che all’andata con Stellone non si andò oltre lo 0-0, ma il Benevento si presenta con ben altre referenze: il secondo posto in classifica è frutto dell’ottimo lavoro sin qui svolto da mister Baroni, che ha saputo collaudare giovani promettenti (Ciciretti, Falco) con esperti per la categoria (Viola, Ceravolo). Al ‘Vigorito’, poi, non si passa. La sconfitta in stagione regolare manca dal 23 novembre 2014 (la spuntò il Lecce, 1-2, era Lega Pro), ai playoff dal giugno 2015 (Benevento-Como 1-2). E il Bari, dal canto suo, non vince in trasferta dalla seconda giornata di campionato. Venerdi si affronteranno il miglior rendimento interno del campionato (33 punti su 46) contro il tredicesimo esterno del torneo (9 punti su 37).

CERCASI RISCATTO – Quelli citati sono dati incontrovertibili, ma ci sarebbe anche da vendicare il pesante 0-4 dell’andata: una sconfitta che di fatto segnò l’inizio della fine dell’avventura a Bari di Roberto Stellone. Il confronto fu retto per 60 minuti, poi il rigore causato da un affrettato intervento di Ichazo fece crollare psicologicamente i pugliesi. Ed è proprio qui che Colantuono dovrà lavorare, perché bisognerà convertire in punti di forza tutti quegli aspetti dove l’ex Frosinone è venuto a mancare. Non serviranno solo grinta ed orgoglio, ma anche una sana dose di cattiveria e concentrazione. C’è voglia di riscatto. La trasferta campana (e non solo) andrà affrontata al pari di una finale. E il rendimento delle prime cinque gare tra andata e ritorno, ad oggi, è praticamente identico: se quella del ‘Vigorito’ non sarà una gara decisiva, dovrà comunque trasmettere segnali importanti. I galletti devono cominciare ad alzare il passo.






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